Carteggio n°54: La mafia a cavallo dei Due Mondi
All’epoca del nostro Fondatore, l’America era un Paese con pochi crimini. Poi crebbero le città e le disuguaglianze. Ecco come Cosa nostra è uscita dai confini siciliani e si è trapiantata oltreoceano
I have perused those observations with attention, and think them judicious, and well calculated to remedy the evil of public robbers and unsafe highroads. But it is a happy truth for us, Sir, that these evils do not exist, and never did exist in our part of America.
Lettera a Louis Philippe Gallot de Lormerie, 6 luglio 1787
Buona giornata a tutti i lettori di Jefferson!
Quest’oggi ci leghiamo all’arresto di Matteo Messina Denaro per indagare i legami tra le mafie italiana e italo-americana, non soltanto nella realtà ma anche nella letteratura, nelle serie tv e nell’immaginario collettivo in generale.
All’epoca del nostro Fondatore, l’America era un Paese con pochi crimini, ma la crescita delle città e delle disuguaglianze sociali fornì un terreno fertile per la crescita del fenomeno criminale che però, nel tempo, ha lasciato le prigioni e i commissariati per diventare un pezzo dell’America “immaginata”.
Una nota per avvertire i nostri lettori di un cambiamento di diffusione dei nostri contenuti: in via sperimentale da qualche giorno abbiamo avviato la diffusione via mail anche delle nostre rubriche. I numeri ci dicono che state apprezzando, pertanto continueremo a inviarvele con grande piacere.
Adesso cominciamo.
Una lunga storia di disonore
di Giacomo Stiffan
Com’è nata la mafia sul territorio americano? Giacomo Stiffan ci fa un dettagliato riassunto degli eventi che hanno reso il ramo americano di Cosa nostra prima così potente poi declinante.
La mafia del Mito letterario americano
di Valentina Romanzi
Com’è entrata la mafia nel paesaggio antropico immaginario degli americani? Tramite la figura del gangster. Valentina Romanzi racconta l’evoluzione di questa figura fino agli anni più recenti.
Lo sgretolamento del patriarcato nei Soprano
di Valeria Arena
I Soprano hanno portato la mafia nel ventunesimo e hanno contribuito a smontare tutti quei miti che davano un certo fascino alla mafia. Valeria Arena analizza la decostruzione della figura machista del malavitoso, che in questa serie tv epocale viene dissezionata in modo spietato.
La mafia di Chicago aiutò veramente JFK a vincere le elezioni nel 1960?
di Gianluca Lo Nostro
Prima delle elezioni 2020, ci sono state le presidenziali del 1960. Allora si disse che la vittoria risicata di Kennedy contro il rivale repubblicano Richard Nixon fosse dovuta a un aiuto della malavita di Chicago. Quanto c’è di vero? Gianluca Lo Nostro chiarisce alcuni punti oscuri.
The Dapper Don: chi era John Gotti, il Primo Padrino
di Luca Belli
Tutt’altro che nascosta. Così si può riassumere la vita dell’appariscente John Gotti, un boss newyorchese che amava farsi vedere in pieno giorno con abiti lussuosi, ritratto in un dimenticabile film con protagonista John Travolta. Il ritratto è di Luca Belli.