Carteggio n°24: 9/11 Memorial
Il ventennale dell'attentato che ha cambiato l'America. La ritualità della memoria, il futuro del terrorismo, il ruolo della Germania in Afghanistan, la percezione dell'America e Falling Man.
Questa settimana il carteggio, dedicato al ventennale dell'11 settembre, assume una forma d'eccezione, proponendovi una riflessione quotidiana, in modo da consentire ai nostri iscritti di leggere con maggiore attenzione ciascuna delle riflessioni che vi proporremo ogni giorno alle 12.
Cominciamo con il primo contributo.
Never forget 9/11: la ritualità della memoria
A vent'anni di distanza quale memoria è diventata prevalente della tragedia dell'11 settembre?L'eroismo dei soccorritori?New York ferita?Oppure la guerra al terrorismo con tutti i suoi successi e insuccessi? E quanto rimane divisivo il ricordo?
Il nostro Emanuele Monaco fa un primo bilancio della storicizzazione del più grande attentato terroristico del XXI secolo, analizzando tutte le sfaccettature di quello che sta diventando, sempre più, una lezione istituzionalizzata di storia contemporanea, come accadde già per la commemorazione di Pearl Harbor.
Il futuro del terrorismo dopo l’11 settembre
Analizziamo inoltre la ragione per cui l'11 settembre è accaduto in prima battuta, ovverosia il terrorismo islamico. Dopo l'uccisione di Bin Laden e la fine dell'Isis in Siria e Iraq, il tema dell'estremismo religioso musulmano è stato erroneamente derubricato dagli Stati in favore di un ritorno della competizione politica, commerciale e militare in senso classico. Ma non è affatto così.
Matteo Pugliese, ricercatore ISPI ed editorialista di Domani, fa il punto della situazione dopo che la reconquista talebana dell'Afghanistan ha aperto nuovi scenari.
L’ultima guerra della Germania
Nella terza tappa del nostro viaggio nell'America post-11 settembre, come si intuisce dalla citazione jeffersoniana prescelta, indaghiamo il rapporto con la Germania, allora governata dalla coalizione rossoverde del cancelliere Gerhard Schroeder e che, secondo i sondaggi, si appresta ad avere un nuovo leader socialdemocratico.
Pietro Malesani e Margherita Girardi, autori della newsletter tematica sulla Germania Il Fendinebbia, ci raccontano il rapporto tumultuoso tra Washington e Berlino nei primi anni della guerra al terrore, analizzando anche il ritorno della Bundeswehr sul campo di battaglia in Afghanistan.
Com’è cambiata la percezione dell’America nel mondo?
di Salvatore Borghese
e Giovanni Diamanti
Il quarto approfondimento sull'11 settembre riguarda il sostegno degli americani agli interventi all'estero.
Gli esperti di Quorum-Youtrend, Giovanni Diamanti e Salvatore Borghese, ci accompagnano in un viaggio storico dal consenso stellare per l’intervento in Afghanistan un mese dopo l'attacco alle torri a una delusione sempre più diffusa e bipartisan che ha portato a chiedere a gran voce il ritiro dall'Afghanistan, nonostante che i talebani fossero in forte ascesa, nuovamente.
Mostrare l’orrore di Falling Man?
Per una riflessione finale su ciò che è stato per noi quell'evento, bisogna partire da cosa ci è rimasto: un'immagine. Nessuna più del Falling Man,dell'uomo che cade, ha segnato la coscienza collettiva.
La nostra Chiara Piotto ci invita a riflettere sulla bellezza delle immagini, che possono avere un effetto non voluto, ma al quale bisogna fare attenzione. Quale? Lo leggiamo qui.
Buona lettura! Grazie per averci accompagnato fin qui.