Carteggio n°44: Under God: l'invadenza della religione organizzata
L'orientamento della Corte Suprema sui rapporti tra pubblico e religione, l'homeschooling, le megachurches e gli integralisti cattolici americani.
Question with boldness even the existence of a God; because, if there be one, he must more approve the homage of reason, than that of blindfolded fear.
Lettera a Peter Carr, 10 agosto 1787
Buona giornata a tutti i lettori di Jefferson!
Dopo le recenti sentenze della Corte Suprema, noi di Jefferson non potevamo esimerci dall’affrontare un tema come quello della crescente invadenza della religione organizzata o forse dovremmo dire della strumentalizzazione che di essa fa il partito repubblicano.
Così abbiamo analizzato diverse situazioni in cui la laicità ha dovuto cedere il passo all’aggressività di una minoranza organizzata. Iniziamo con le letture:
Una scuola al servizio di Dio
di Emanuele Monaco
La Corte Suprema diretta dal repubblicano progressista (sì, esistevano) Earl Warren aveva reso incostituzionale le preghiere pubbliche all’interno dei plessi scolastici. Adesso, grazie a un coach di una squadra liceale di football, si è deciso che Warren aveva torto. Ci spiega tutto Emanuele Monaco.
«Sono pazzo? Non so come si fa ad avere una vita sociale»: l’homeschooling in America
di Beatrice Offidani
Uno dei principali nemici di certe comunità religiose è la scuola pubblica: troppo pericolosa per i figli, che rischiano di assumere “strane idee”. Analisi, dati e interviste sul fenomeno nel pezzo d’esordio di Beatrice Offidani sulla crescita dell’Homeschooling e di come questo sia legato all’integralismo religioso.
Celebrity e religione: una storia americana
di Benedetta Albano
Quando si pensa alla religione americana, si pensa alle megachiese evangeliche, guidate da un pastore carismatico e dalla dubbia morale privata. Benedetta Albano analizza la storia di questo fenomeno, prosperato a partire dal Secondo dopoguerra.
La galassia integralista cattolica americana
di Antonio Junior Luchini
La chiesa cattolica americana è molto diversa da quella europea: c’è una fitta galassia di organizzazioni estremiste che non solo non riconoscono l’attuale Pontefice, ma anche i loro predecessori. Antonio Junior Luchini ci aiuta a districare l’intreccio tra lefebvriani, sedevacantisti e altri radicali