Carteggio n°25: la crisi dei media
La morte della cronaca locale americana, la precarizzazione e l'elitismo di un settore in crisi, la verità sulla cancel culture e l'ascesa di Alex Jones.
The basis of our governments being the opinion of the people, the very first object should be to keep that right; and were it left to me to decide whether we should have a government without newspapers, or newspapers without a government, I should not hesitate a moment to prefer the latter.
Lettera a Edward Carrington, 16 gennaio 1787
Buona giornata a tutti i lettori di Jefferson!
In questo numero affrontiamo una crisi che colpisce i media, cercando di distaccarci dalla questione che riguarda la loro credibilità, concentrandoci su altre domande:
Un'informazione di qualità è disponibile su tutto il territorio americano?
Il giornalismo sostiene economicamente chi lo realizza?
L'informazione che viene dall'America arriva senza filtri ideologici
e/o di sciatteria?Cosa ascolta chi si immerge nell'universo cospirazionista?
Ecco come abbiamo tentato di rispondere. Buona lettura.
Il “deserto” che minaccia il giornalismo americano
Il nostro caporedattore data-journalism Alberto Bellotto ha mappato quelli che sono i cosiddetti deserti mediatici, quelle zone degli Stati Uniti che non sono coperte da un'informazione adeguata, colpite dalle chiusure dei giornali. Un trend che nel 2020, anno della pandemia, è peggiorato.
Il giornalismo è un mestiere per ricchi?
Viola Stefanello ci conduce nel precariato giornalistico americano, tra contraddizioni lancinanti e realizzazioni brusche che colpiscono anche gli autori più talentuosi.
Tutto ciò che sai sulla cancel culture è falso (o quasi)
Cosa sappiamo veramente della cancel culture? Davide Piacenza fa chiarezza in mezzo al brusio mediatico dei contenuti virali dei siti d'informazione italiani per aiutarci a capire cosa sia questo fenomeno culturale che coinvolge anche l'espressione sui media.
Infowars, la guerra all’informazione di Alex Jones
Il viaggio di Antonio Junior Luchini nella forma mentis di Alex Jones, l'uomo che più di tutti ha minato alla base il concetto di verità fattuale.