Carteggio n°82: Università americana, crisi e speranza di un sistema
Le verità nascoste degli atenei della Ivy League, la violenza delle confraternite maschili e le difficoltà dei dipartimenti umanistici, più una storia di Lost Cause in un campus
"This institution will be based on the illimitable freedom of the human mind. for here we are not afraid to follow truth wherever it may lead, nor to tolerate any error so long as reason is left free to combat it."
Lettera a William Roscoe, 27 dicembre 1820.
Buona giornata a tutti i lettori di Jefferson!
Se Jefferson pensava che l’università della Virginia sarebbe diventata un luogo di dibattito aperto, che non avrebbe temuto le posizioni ideologiche più estreme, ebbene oggi la situazione è molto diversa. E il sistema universitario americano ha molte criticità irrisolte e di difficile soluzione. Non siamo riusciti a includerle tutte e di alcune più specifiche ne parleremo nei prossimi mesi.
Vi proponiamo la nostra selezione di articoli per aiutarvi a orientare su quanto sta succedendo nei pressi delle aule e delle biblioteche dove studiano migliaia di giovani americani e non.
Buona lettura!
Smettiamola di parlare di Ivy League
di Emanuele Monaco
Mentre i media sono occupati a parlare di università di élite, i veri problemi della popolazione studentesca rimangono sullo sfondo. Emanuele Monaco ci aiuta a capire quali circostanze abbiano reso così prestigiose ed autorevoli queste istituzioni.
Greek Life: la violenza tribale delle confraternite americane
di Benedetta Agrillo
Il cameratismo, l'esclusività e la violenza come rappresentazione di una mascolinità tossica che continua ad essere alimentata nei contesti delle confraternite universitarie americane. La panoramica di Benedetta Agrillo.
La crisi delle humanities nelle università americane
di Francesco Danieli
Che impatto hanno i tagli alle discipline umanistiche e perché queste materie sono ancora importanti? L’analisi di Francesco Danieli.
Quell’università che ancora onora il generale razzista
di Matteo Muzio
A Lexington, in Virginia, dopo un lungo dibattito, la Washington & Lee University ha deciso di mantenere il nome del comandante dell'esercito sudista. Il direttore Matteo Muzio ci racconta com’è andata.