Carteggio n°73: La lunga vita della Lost Cause
Il revisionismo storico che ha cambiato il volto dell'America nel Nord, dall'amore dei trumpiani per gli schiavisti, passando per le omissioni di Kennedy e le United Daughters of the Confederacy
"A morsel of genuine history, a thing so rare as to be always valuable".
Lettera a John Adams, 8 settembre 1817
Buona giornata a tutti i lettori di Jefferson,
Oggi ci addentriamo in una questione che in apparenza sembra sepolta. La cosiddetta Lost Cause confederata, che leggeva positivamente la causa del Sud schiavista pacificato contrapposto a un Nord avido e industrializzato, è da tempo ampiamente discreditata presso gli accademici e nessuna corrente di ricerca gli riconosce alcuna validità. Fuori dalle aule e dai testi universitari però, c’è un vasto mondo che oggi e nei decenni passati non la pensa così. Vediamo insieme di cosa si tratta.
La Lost Cause come simbolo di pace sociale
di Marco Arvati
Dopo la fine della Guerra Civile anche a Nord e nel governo si sono abbracciate le teorie controstoriche della Lost Cause, come spiega Marco Arvati.
L’amore del Gop per i confederati, dalla Southern Strategy a Trump
di Massimiliano Saltori
Come ha fatto il partito di Lincoln ad andare verso il suprematismo bianco? Massimiliano Saltori analizza il riavvicinamento dei repubblicani verso gli ex segregazionisti, delusi dal partito democratico nazionale.
Quando Kennedy sposò la Lost Cause
di Emanuele Monaco
Il libro Profile in Courage, che rese famoso l'allora Senatore, tra le altre cose include una visione che si assimila alla storiografia allora prevalente della cosiddetta Dunning School, che minimizzava il ruolo della schiavitù nella guerra civile.
Solo custodi del passato? Breve storia delle United Daughters of the Confederacy
di Cristina Castro
Come ha fatto un’associazione culturale a diventare un fattore così potente di revisionismo storico e di riscrittura della memoria collettiva, come analizza Cristina Castro.