Make America Healthy Again: attacco al sapere medico-scientifico negli USA
Il report pubblicato dalla Casa Bianca ci raccolta la crisi di fiducia di un’intera nazione e il suo desiderio di concretezza a fronte di una lunga serie di problemi sistemici, sociali e culturali
Era il 13 febbraio 2025 quando il Senato confermava la nomina a Segretario alla Salute e ai Servizi Umani a Robert F. Kennedy Jr. Nello stesso giorno, Donald Trump aveva firmato l’Executive Order 14212, istituendo la commissione speciale Make America Healthy Again (nota ai più con l’acronimo MAHA, oltre che come Make Our Children Healthy Again), con il compito preciso di fronteggiare quella che viene definita da tempo una crisi sanitaria nazionale. La commissione è volta a ridefinire l’approccio degli Stati Uniti alla salute, in particolare a quella dei bambini. La risposta a questa necessità avrebbe dovuto concretizzarsi attraverso la stesura di un report che mettesse nero su bianco contromisure di carattere medico-scientifico volte a migliorare concretamente e tempestivamente la salute degli americani. Kennedy Jr. aveva parlato di un testo “radicale” e di un “consenso senza precedenti”. Eppure, il 22 maggio, sul sito ufficiale della Casa Bianca, è comparso un documento programmatico ideologico, mascherato da report epidemiologico, ma soprattutto totalmente privo di solidità metodologica.
Quali sono le direttrici del piano MAHA? Entriamo nel dettaglio.
Innanzitutto, Kennedy concepisce la prevenzione come un’ideologia, promuovendo la retorica di una responsabilità esclusivamente individuale e incentrata su alimentazione sana, attività fisica svolta regolarmente e screening e check-up regolari da condurre per tutelarsi. La sua agenda, senza troppi giri di parole, ignora apertamente le diseguaglianze strutturali e sociali presenti negli USA. Altri temi toccati nel report sono la trasparenza dei costi dei farmaci, con l’obbligo per gli ospedali e le cliniche di pubblicare i costi dei principali trattamenti (dando più potere a Medicare nel negoziare il prezzo dei farmaci); l’integrazione tra medicina convenzionale e pratiche complementari, con il rischio di legittimarle senza un’adeguata verifica scientifica; il miglioramento della salute ambientale, riducendo la contaminazione dei cibi ultraprocessati o legata alla presenza di pesticidi e altrettanti agenti chimici.
Uno dei punti più controversi del documento riguarda la questione vaccini, sempre con un focus sulle generazioni più giovani. Kennedy spinge per garantire il diritto al consenso informato, con il conseguente obbligo di rendere noti tutti gli effetti avversi post-inoculazione. Nonostante la posizione del Segretario alla Salute in merito a questo tema non sia un segreto, ha sollevato forti critiche da parte delle principali organizzazioni mediche, come l’AAP (American Academy of Pediatrics) e l’AMA (American Medical Association). Il report, infatti, riconosce l’efficacia storica dei vaccini nel contrasto alle malattie, ma sostiene principalmente la mancanza di una ricerca adeguata sulle possibili correlazioni con le malattie croniche. L’appello all’azione, rivolto principalmente alle istituzioni, sottolinea l’assenza di dati concreti a supporto di molte delle direttive che Kennedy Jr. vorrebbe adottare. Tra le tendenze preoccupanti citate da Healio – piattaforma omnicanale sui temi della salute e della medicina – figurano un aumento del 250 per cento nelle prescrizioni di stimolanti per l’ADHD tra il 2006 e il 2016, un incremento del 1,400 per cento nella somministrazione di antidepressivi tra gli adolescenti dal 1987 al 2014 e l’espansione del numero di vaccini raccomandati (da 3 a 29 dosi dal 1986 ad oggi), superando di gran lunga quanto è sempre stato previsto in numerosi Paesi europei.
La vera criticità della politica MAHA non è solo ciò che comunica, ma come lo comunica. Le sue fonti (quali?) sono semplificate, manipolate e quasi persino estetizzate. Senza strumenti di verifica né dati comprovati, non permette al lettore di comprendere appieno il suo contenuto e lo lascia con una lunga serie di interrogativi. Kennedy Jr. promette di ridare integrità al sistema “liberandolo da interessi impropri”, ma la trasparenza da lui invocata più volte non viene minimamente esercitata. Il report MAHA non ci dice nulla di veramente nuovo sulla salute americana, ma ci dice moltissimo sull’America contemporanea, quasi come se fosse un suo ulteriore bigliettino da visita. Non solo: il documento confonde correlazioni e casualità, rischiando di alimentare un dibattito pubblico fondato su premesse completamente distorte.
È un esempio non dichiarato di cherry picking, ovvero una selezione ultra mirata di evidenze parziali, decontestualizzate per sostenere una versione precostituita di ciò che la salute dovrebbe essere agli occhi dei cittadini statunitensi. Di conseguenza, ci racconta la crisi di fiducia di un’intera nazione che si guarda allo specchio e non vede un riflesso al suo interno; il desiderio di concretezza a fronte di una lunga serie di problemi sistemici, sociali e culturali.
Il fatto che questo lungo paper venga considerato la nuova base o il nuovo punto di partenza di un’equa politica sanitaria negli States è un segnale immensamente preoccupante.