I campioni del football NCAA sono i Georgia Bulldogs
Le previsioni sono state attese: Georgia ha battuto Alabama. Ma cosa potrebbe succedere nel 2022?
Succede, a volte. Succede che ci si arrischi nell’incerto mondo dei pronostici e si esca vincitori. Nella presentazione della stagione dei bowl di football NCAA avevo scritto su queste pagine (o a questo link, fate voi): “Chi vincerà? Le scommesse non mi interessano, i pronostici sì: scrivo Alabama-Georgia per la finale dell’undici gennaio, vince Georgia”. È andata proprio così.
Le magnifiche quattro
Facciamo un passo indietro alle semifinali del 31 dicembre, due partite tutto sommato poco avvincenti perché è mancato uno degli elementi indispensabili ai non tifosi per rendere una partita coinvolgente: l’equilibrio. Alabama (numero 1 del ranking) senza alcun patema ha sconfitto Cincinnati (4) 27-6, 17-3 all’intervallo. Cincinnati non ha mai dato l’impressione di potere rimontare. Era nelle previsioni, più di quanto non fosse un andamento tutto sommato simile per l’altra semifinale, dove Georgia (3) ha battuto Michigan (2) 34-11, 14-0 dopo il primo quarto, 27-3 all’intervallo.
Altra storia la finale Alabama-Georgia, partita che già si era giocata come finale della Southeastern Conference (SEC), successo di Alabama, in una partita nella quale Alabama aveva tutto da perdere (la sconfitta significava l’esclusione dai playoff a quattro), Georgia molto meno. Ha vinto Georgia, ma come? Il punteggio recita 33-18, ma per descrivere la partita serve puntualizzare che a nove minuti scarsi dalla fine Alabama conduceva 18-13. Venti a zero in poco più di otto minuti, quindi, come mai?
Storie
C’è un fattore che si rischia di sottovalutare quando si parla e scrive di football: la ricorrente imprevedibilità dell’infortunio, che nell’ultimo atto di questa stagione ha colpito severamente Alabama. In uno sport violento e fisicamente impegnativo oltre il limite farsi male è parte del gioco e i Crimson Tide hanno pagato due forfait di due star che giocano nello stesso ruolo, quello di ricevitore. Nella finale SEC si era fatto male John Metchie III, in quella per il titolo è toccato a Jameson Williams, che si è rotto i legamenti del ginocchio per un movimento senza contatto. Certo, le alternative non mancano, ma quando devono rendersi protagoniste in mezza partita, è difficile farlo.
Ma non poteva mancare il sogno che diventa realtà, la storia del ragazzo della porta accanto (che però è pur sempre un atleta di prim’ordine). Il quarterback di Georgia, Stetson Bennett, dopo tre quarti e un pezzo tutto sommato opachi, e soprattutto dopo un errore che aveva determinato il sorpasso di Alabama, ha messo assieme gli otto minuti migliori della carriera. Perché il sogno che diventa realtà? Nel corso della partita, la TV americana ESPN non ha mancato di proporre le foto di un minuscolo Stetson in maglia Georgia, ricordando come lui fosse solito dire al padre: “Diventerò il quarterback di Georgia”.
Sembrava non ce la dovesse fare, arrivato al college come riserva della riserva, invece ce l’ha fatta. Sembrava avesse perso la bussola nel momento decisivo della finale, ha ritrovato la bussola e vinto da protagonista assoluto. Aiutato dalla difesa di gran lunga migliore del Paese, che nell’ultimo atto ha messo in copertina Kelee Ringo (nome da eroe per noi italiani appassionati di Spaghetti Western). Ringo ha intercettato un passaggio del quarterback di Alabama Brice Young (premiato come miglior giocatore dell’anno) e lo ha riportato in touchdown correndo 79 yard. Mentre correva, con scioltezza e velocità differenti a bordo campo lo cercava di accompagnare un adrenalinico coach Kirby Smart, arrivato a Georgia da capo allenatore dopo essere stato assistente di Nick Saban, attuale coach di Alabama e mai fino allora sconfitto dall’allievo d’un tempo. E per finire le storie amate dal pubblico americano soprattutto, va detto che Georgia l’ultimo titolo lo aveva vinto nel 1980, Alabama nel gennaio 2021.
L’altra Alabama
Nella presentazione della stagione dei bowl scrivevo anche: “Sono quattro settimane di folle College Football, che per qualcuno valgono bene qualche giorno di ferie e un calco di natiche sul divano. Su chi sia quel qualcuno, un’idea almeno ce l’ho”. Il segreto rivelato è quel qualcuno sono io… ma chi se lo aspettava? Come è andata con il mio divano? Potevo di certo fare meglio, quello sempre si può, ma non mi lamento. Spiace qualche bowl sia stato sospeso a causa dei contagi da Covid-19, compreso quello che coinvolgeva il Boston College, la squadra che più seguo e meglio conosco, ma con una quarantina di giocatori positivi non è che si poteva far giocare gli spettatori.
Volendo scegliere solo una delle partite per così dire di contorno al gran finale, vado su Alabama Birmingham - Brigham Young. Di Alabama Birmingham, lo ammetto, non sapevo nulla, di Brigham Young molto di più: squadra che ho visto più volte durante la stagione e che ha chiuso al tredicesimo posto del ranking nazionale. Ebbene, ha vinto Alabama Birmingham (31-28) in una partita meravigliosa che racconta di come anche università ai margini del grande circuito delle top conference giochino un football spumeggiante, con una notevole quota di talento.
E per il 2022? I bookmaker hanno già dato le proprie quote, favorendo, come d’abitudine, Alabama (non Birmingham). Attenzione, però, perché approfittando del cambio di regole conseguito all’emergenza Covid, Bennett ha deciso di giocare a Georgia per uno speciale quinto anno, sognando il bis. Personalmente, il mio nichelino lo punterei su Oklahoma. Un nichelino molto a rischio, perché soggetto a una variabile fondamentale: Oklahoma ha cambiato il coach e a questo di solito corrisponde una fuga di talenti, che in caso di avvicendamento tendono spesso a spostarsi perché l’università dove giocare spesso si sceglie proprio in base a chi ti allenerà. Se la squadra non perde i migliori, però, sono certo che ci divertiremo un sacco a guardare gli Oklahoma Sooners.