C’è un nuovo Canada dopo Justin Trudeau
Mark Carney potrebbe essere la risposta del Canada alle provocazioni di Donald Trump

In un contesto internazionale in rapido mutamento, ogni cambio di leadership ha ripercussioni che vanno ben oltre i confini nazionali, toccando tanto gli alleati quanto i rivali.
Con le idi di marzo, il Canada – ultimamente coinvolto nelle tensioni commerciali con gli Stati Uniti – ha salutato un nuovo Primo Ministro: Mark Carney. Dopo quasi un decennio al potere, Justin Trudeau ha rassegnato le dimissioni da Primo Ministro e da capo del Partito Liberale, a seguito del drastico calo di consensi che ha segnato l’ultimo anno del suo governo1.
Considerato a lungo l’enfant prodige della politica canadese e figlio d’arte di Pierre Elliott Trudeau (storico Primo Ministro degli anni Ottanta), Justin Trudeau ha annunciato nel gennaio 2025 la sua intenzione di non ricandidarsi e di ritirarsi dalla guida del governo. Le battaglie interne al Partito Liberale, la delusione dei suoi elettori per le promesse non mantenute e la difficoltà di gestire la situazione di instabilità economica sono tra le cause della sfiducia nei confronti di Trudeau.
Mentre Trump guardava al Canada come a un possibile 51° Stato americano, il seggio vacante ha lasciato i cittadini nordamericani in una situazione di confusione e con la necessità di trovare una nuova guida all'altezza della sfida. Questo ruolo è stato identificato nella figura di Mark Carney, economista e banchiere che durante la crisi finanziaria del 2008 ha guidato la Banca del Canada. Liberale e profondo sostenitore delle politiche ambientaliste, ha vinto con l’86 per cento dei votanti lo hanno eletto come nuovo leader del Partito di Trudeau e Primo Ministro canadese: si tratta della sua prima carica politica. Originario dell’Alberta, un capo di governo proveniente dal Canada dell’ovest – regione storicamente più conservatrice – può rappresentare un nuovo bilanciamento all’interno del Paese2.
Nel suo discorso di saluto ai cittadini canadesi Carney ha detto: “Non saremo mai, in nessun modo o forma, parte degli Stati Uniti”, rassicurando l’Europa che nessuno dei suoi ministri ha nulla a che vedere con il sistema politico statunitense3. Una dichiarazione fondamentale per mettere in chiaro la direzione che il Canada prenderà nei confronti di Donald Trump, il quale – tra minacce doganali e di forzata annessione – è stato indicato da Carney come colui che sta cercando di indebolire l’economia canadese4.
Il nuovo premier ha messo in guardia il Paese riguardo l’arrivo di un periodo difficile, in cui saranno necessarie decisioni mai prese prima, da attuare con la massima urgenza, per mitigare gli effetti delle crescenti tensioni con il governo americano.
La terra della foglia d’acero ha proiettato per anni un’immagine di equilibrio politico e stabilità sotto la guida di Justin Trudeau. La situazione di transizione improvvisa, creatasi dopo le dimissioni del golden boy del progressismo canadese, ha improvvisamente gettato un’ombra sulle sunny ways che Trudeau aveva profilato per il Paese. Come ha fatto, allora, una figura come Carney — priva di una vera esperienza politica — a convincere i cittadini di essere la guida giusta per affrontare un momento di profonda instabilità?
Mark Carney si è dimostrato l’uomo giusto al momento giusto. Lì dove il suo predecessore non è riuscito a trasmettere sicurezza ai suoi cittadini, in questa sfida aperta con gli Stati Uniti Carney ha rassicurato il Canada, presentandosi come una figura di resistenza alle pressioni americane. Inoltre, in un periodo di modifiche nelle politiche commerciali globali, l’ex banchiere, seppur nuovo alla politica, ha promesso di mettere a disposizione la sua esperienza nella gestione delle crisi globali per supportare l’economia canadese. Con un tono sempre sobrio e presidenziale, ha posto il focus della sua politica sulla difesa dei valori fondamentali del Paese e sulle battaglie che più ha a cuore, come la lotta contro il cambiamento climatico.
Carney, una volta assunto il nuovo incarico come leader del governo, ha indetto elezioni anticipate per il 28 aprile, che chiameranno i canadesi alle urne per decidere se confermare l’attuale Primo Ministro o eleggere Pierre Poilievre, rappresentante del Partito Conservatore. Poilievre, che ha basato la sua campagna elettorale sulla necessità di cambiamento, si presenta come l’alternativa dopo un decennio di leadership progressista, in cui molti progetti non sono stati portati a termine. Spesso descritto come il nuovo volto della destra canadese, Poilievre si differenzia da Carney per il suo approccio diretto e intransigente. Il centro della sua campagna si concentra sul contrasto alla criminalità e sulla gestione dell’immigrazione, questioni particolarmente rilevanti nelle grandi città canadesi5.
L’approccio fortemente critico di Poilievre nei confronti del governo liberale guidato da Justin Trudeau è stato spesso oggetto di dibattito. Un discorso ormai anacronistico, che riflette una mentalità ancora radicata nel 2024: le accuse rivolte al governo, non sono infatti più applicabili al nuovo approccio della leadership di Carney.
I risultati delle elezioni della scorsa settimana hanno premiato la visione di Carney e i progetti che ha in serbo per il Paese. In una campagna elettorale lampo, è riuscito a recuperare ben 24 punti percentuali di svantaggio rispetto ai conservatori, vincendo le elezioni e confermandosi alla guida del Canada verso nuovi traguardi. Colui che si è autodefinito “l’uomo delle crisi”6 ha capito che i canadesi non cercano più un politico, ma un risolutore; qualcuno in grado di rappresentare il Paese nel braccio di ferro contro gli Stati Uniti.
Pragmatico e tecnocrate, avrà subito l’occasione di introdurre la sua strategia, gestendo la guerra commerciale dei dazi americani e dimostrando – soprattutto all’audience europea – quale posizione intende assumere il Canada nel nuovo ordine globale.
https://www.theguardian.com/world/2025/jan/06/justin-trudeau-promised-sunny-ways-but-could-not-fulfil-his-lofty-ambitions
https://www.geopolitica.info/who-is-who-mark-carney/
https://www.bbc.com/news/live/cr42kvnw5zzt
https://www.reuters.com/world/americas/canada-liberals-announce-trudeaus-successor-midst-us-trade-war-2025-03-09/
https://www.ft.com/content/958c5f58-7fe3-41d0-b28d-d094b8a6554e
https://www.ilpost.it/2025/04/29/mark-carney-liberale-primo-ministro-canada-elezioni/