Un Papa visto attraverso i meme e la cultura pop
I social hanno già "memizzato" il nuovo Pontefice: Natalie Balloni ha raccolto alcuni spunti provenienti da account americani
La fumata bianca dell’8 maggio ha annunciato l’elezione del primo pontefice statunitense della storia: Papa Leone XIV, nativo di Chicago. La città, cuore pulsante del Midwest, è ricca di simboli iconici riconoscibili non solo negli Stati Uniti, ma anche a livello globale. E come da copione per il marketing americano — dove tutto può diventare contenuto virale — i social non hanno perso tempo: i meme sono esplosi, trasformando il nuovo pontefice in un fenomeno culturale.
In questo articolo analizziamo alcuni dei contenuti più virali, spiegandone il significato per chi potrebbe non conoscere a fondo l’immaginario collettivo di Chicago.
Uno dei meme più immediati e riconoscibili mostra Michael Jordan, leggendario giocatore dei Chicago Bulls, ritrattato nei vetri della Basilica di San Pietro, come se fosse un santo da venerare (vedi: https://x.com/cokedupoptions/status/?s=46). In un’altra immagine satirica, una statua dedicata a Jordan appare al centro di Piazza San Pietro, quasi fosse un nuovo patrono della città eterna.
Un altro meme, pubblicato dallo storico stand di hot dog su Clark Street, ritrae Papa Leone XIV circondato da alcuni dei simboli più celebri della Windy City: come il toro dei Chicago Bulls (NBA).
Nell’immagine è visibile anche la “C” rossa dei Chicago Cubs (MLB), accompagnata da un post ironico sul profilo ufficiale del team, che afferma: “È un fan dei Cubs”.
La risposta dei rivali Chicago White Sox è stata immediata: hanno pubblicato su X un video in cui il “fratello del papa” dichiara che Leone XIV tifa per loro.
Non mancano neppure riferimenti all’hockey con i Chicago Blackhawks, il cui logo raffigura un nativo americano, e alla squadra di football cittadina, i Chicago Bears, con l’iconico orso pronto a diventare un nuovo simbolo papale.
Tra gli altri simboli evocati nei meme c’è anche la Willis Tower, ex Sears Tower, grattacielo che domina lo skyline di Chicago e ne incarna l’ambizione verticale. Ma il riferimento forse più esilarante, e culturalmente meno innocente, è quello alla celebre deep dish pizza, la pizza “profonda” e sostanziosa che da sempre divide gli americani dagli italiani.
Lou Malnati’s, catena storica di pizza deep dish con sede a Chicago, pubblica su X un meme in cui Papa Leone XIV è seduto a tavola con un gruppo di cardinali. Tutti mangiano a confronto una fetta di pizza italiana, ma le espressioni raccontano un piccolo scontro di civiltà: i cardinali, chiaramente italiani, osservano la pizza americana con orrore dissimulato, mentre il pontefice ne è entusiasta. Il post è accompagnato dalla didascalia: “Prepariamoci ai cambiamenti”.
Non mancano, infine, i meme che si affidano a un immaginario americano più generico, ma altrettanto eloquente. In uno di questi, la tradizionale papamobile viene sostituita da un pickup Ford, mentre un altro ridisegna la Città del Vaticano con tratti decisamente USA: un McDonald’s ben in vista, stazioni di servizio in ogni angolo e autostrade a quattro corsie che ne tagliano il perimetro. Satira grafica, certo, ma anche un commento — magari inconsapevole — sulla standardizzazione culturale e sul soft power dell’iconografia americana.
Più espliciti i meme politici, che si servono dell’elezione di Papa Leone XIV per commentare il clima statunitense contemporaneo. Uno dei più condivisi recita: “Buon lavoro con la continuità in Vaticano, ad eleggere un papa che personalmente odia JD Vance”; allusione a un post dello stesso Leone XIV, in cui rispondeva al Vicepresidente prendendo le distanze dalle sue dichiarazioni concilianti. Qui il nuovo pontefice viene posizionato come figura di rottura, o forse di riconciliazione, in un’America sempre più polarizzata.
Altri post si affidano a un’ironia economica: “Furbo da parte del Vaticano eleggere un papa americano, così evita di pagare i dazi”. Battuta facile? Forse. Ma nella cultura pop anche la geopolitica passa attraverso le scorciatoie dell’umorismo.
Che si tratti di cultura culinaria, sportiva o politica, la pop culture americana ha saputo assorbire l’elezione del primo Papa statunitense con il suo stile inconfondibile: trasformare tutto, anche un evento sacro, in contenuto virale. Papa Leone XIV è diventato, nel giro di poche ore, un meme vivente. E lo ha fatto attraverso la lente di Chicago, città simbolo di un’America fatta di sport, fast food, skyline e ironia visiva.
In questo caleidoscopio digitale, il nuovo Papa non è soltanto il capo della Chiesa cattolica, ma anche un’icona della cultura contemporanea. La sua immagine viene riadattata e condivisa e, in questo processo, il confine tra spirituale e spettacolare si fa sempre più sottile. Forse è proprio qui che si gioca oggi la vera influenza culturale: non nelle omelie, ma nei meme.