Un eroe popolare? Ritratto di Alvin Bragg
Aveva condotto una campagna sull'andare "addosso" a Donald Trump, ora però il procuratore Bragg è diventato un corrotto per i repubblicani e una figura quasi mitica per i dem.
«Uno psicopatico degenerato che odia profondamente l’America![1]», così l’ex presidente Donald Trump descrisse nel 2023 il procuratore distrettuale che stava montando il caso Stormy Daniels. Quando lo scorso 30 maggio il candidato repubblicano è stato riconosciuto colpevole di tutti e 34 i capi d’accusa, Alvin Bragg – questo il nome del procuratore newyorchese – è diventato il protagonista della prima storica condanna penale comminata a un Presidente degli Stati Uniti.
Chi è Alvin Bragg? Nato ad Harlem nel 1973, laureato in legge ad Harvard, successivamente inizia a lavorare per il Procuratore Generale di New York, diventandone il vice nel 2017 e venendo poi eletto Procuratore Distrettuale per la Contea di New York nel 2022. Nella sua carriera si è occupato specialmente di crimini violenti, assistenza ai sopravvissuti di delitti, cattiva condotta delle forze di polizia e reati di frode e corruzione commessi da ufficiali del governo, i cosiddetti white-collar crimes[2].
È proprio tra questi ultimi che rientra il caso di Stormy Daniels, in cui Trump è accusato, tra le altre cose, di aver usato fondi pubblici della sua campagna elettorale per comprare il silenzio della pornostar, sostanzialmente prevenendo la diffusione di uno scandalo che avrebbe potuto influire sulle elezioni del 2016. Una strategia legale sostanzialmente senza precedenti, visto che Bragg ha tentato di dimostrare che dietro il pagamento in questione ci fosse l’intento di nascondere informazioni all’elettorato con il fine di influenzare il risultato elettorale. Il precedente procuratore distrettuale Cyrus Vance jr. aveva deciso di non sporgere denuncia, dubitando che un’accusa del genere potesse reggere contro un ex Presidente degli Stati Uniti[3]. Una volta eletto, tuttavia, Bragg non si è lasciato intimidire né dal ruolo istituzionale dell’imputato né dall’audacia della sua strategia d’accusa e ha portato avanti il procedimento conclusosi con la condanna di Trump, per di più a pochi mesi dalle elezioni presidenziali.
Numerose sono state le proteste da parte di elettori e politici repubblicani, i quali hanno accusato Bragg di avere montato un processo puramente politico, una vera e propria «caccia alle streghe» come è stata definita dallo stesso Trump[4]. Quanto il tempismo di questo processo sia stato dettato da motivazioni politiche è oggetto di un dibattito che a che fare anche con la natura peculiare dei pubblici ministeri negli Stati Uniti. I procuratori distrettuali, in particolare, sono eletti dal popolo esattamente come fossero dei politici, e sono di conseguenza spesso legati all’uno o l’altro partito, per quanto debbano rimanere super partes in materia di processi legali. Bragg è stato eletto nel 2022 con l’appoggio del Partito Democratico, di cui è membro e sostenitore; tuttavia, in questo non vi è nulla di eccezionale e lo stesso Bragg ha ripetutamente rifiutato di parlare in pubblico del caso Daniels, volendo evitare ogni possibile accusa di parzialità[5]. Gli stessi legali di Trump hanno provato in ogni modo a mettere in discussione la legittimità di questo processo, cercando di manipolare a loro vantaggio la composizione della giuria, ma senza riuscire a prevenire il risultato finale.
Anche il Partito Democratico, per quanto oggi esulti per la condanna del suo principale rivale politico, è costretto a porsi questioni riguardo il risultato di questo processo. Al di là di qualsiasi intento politico di Bragg, in molti si chiedono da tempo se attaccare Trump per i suoi innumerevoli capi d’accusa porti dei vantaggi dal punto di vista elettorale. Indubbiamente è una strada che è stata tentata, per esempio in quegli stati che hanno cercato di rendere ineleggibile il candidato repubblicano, scontrandosi contro la decisione della Corte Suprema[6]. Rimane però poco chiaro l’effetto di questi procedimenti legali sulla percezione che l’elettorato ha nei confronti di Trump, specialmente a pochi mesi dalle elezioni. Lo sforzo di Bragg, oltre ad essere potenzialmente ribaltabile in corte d’appello, potrebbe spingere alcuni tra gli indecisi a voltare le spalle al tycoon, come potrebbe facilitare la retorica della vittima di persecuzione che Trump sta utilizzando ripetutamente in questa campagna elettorale.
[1] https://truthsocial.com/@realDonaldTrump/posts/110076529058362533
[2] https://manhattanda.org/meet-alvin-bragg/
[3] Luc Cohen, Trump Hush Money Trial Stems from ‘Zombie Case’ Brought Back to Life, reuters.com, April 10th, 2024, https://www.reuters.com/world/us/trump-hush-money-trial-stems-zombie-case-brought-back-life-2024-04-09/.
[4] Jeff Coltin, This Reluctant Prosecutor Just Made Donald Trump a Felon, Politico, January 6th, 2024, https://www.politico.com/news/2024/06/01/alvin-bragg-prosecutor-trump-trial-impact-00161112.
[5] Jeff Coltin, Alvin Bragg’s About to Become the Most Famous Prosecutor in America (But No Questions, Please), Politico, April 13th, 2024, https://www.politico.com/news/2024/04/13/trump-prosecutor-bragg-00152075.
[6] https://www.lawfaremedia.org/current-projects/the-trump-trials/section-3-litigation-tracker.