Stiamo vivendo tutti nel mondo di Kim Kardashian
La storia di una semplice influencer diventata icona globale, imprenditrice e attivista social. O almeno è quello che sostiene la sua narrazione.
“Famosa per essere famosa”. “Una ragazza senza talento”. “La figlia dell’avvocato di O.J. Simpson”. “Quella del sex tape.” “La portaborse di Paris Hilton.” “L’ex moglie di Kanye West”, ma anche la CEO di Skims, quasi avvocata e anche attivista per la riforma carceraria. Kim Kardashian è tantissime cose, anche più di quelle che così di primo acchito ci vengono in mente.
Kimberly Noelle Kardashian è la secondogenita di una famiglia benestante di Calabasas, California. Suo padre è Robert Kardashian, l’avvocato di O. J. Simpson, sua madre è Kris Jenner, che proprio grazie a lei diventerà la momager più famosa del web. Kim non sa di preciso cosa sarebbe diventata da grande, ma da sempre sa di essere nata per essere famosa. Lo racconta in molte interviste con una sicurezza incrollabile e farà di tutto per diventarlo. Diventa amica di Paris Hilton e Nicole Richie e compare anche nel loro reality show The Simple Life. È la stylist di Paris, iconiche sono le foto in cui indossano le tute di Juicy Couture e le borse di Louis Vuitton. Non è un’influencer perché nei primi anni 2000 le influencer non esistono ancora, ma inizia a farsi spazio come socialite. Nel 2007 viene diffuso contro il suo consenso il sextape Kim Kardashian Superstar, girato con l’ex fidanzato Ray J. Anni dopo racconterà nella serie dedicata alla sua famiglia su Hulu quanto la diffusione del video abbia inciso sulla sua salute mentale. Qualche mese dopo la diffusione del video, esce la prima stagione del reality E! Al passo con i Kardashian dove c’è tutta la sua famiglia. Grazie alla serie durata ben 20 stagioni, Kardashian consolida la sua fama e ci regala meme iconici come la sua ugly crying face e la drammatica perdita di un orecchino di diamanti nell’oceano.
Dopo numerosi profumi, due libri e due divorzi, Kim K. inizia a frequentarsi con Ye, all’epoca Kanye West. Il rapper stravolge il suo stile: le butta via 250 paia di scarpe e una quantità imprecisata di outfit, con la promessa di regalargliene di nuovi. L’armadio dell’influencer non sarà più lo stesso, seguirà i rigidi dettami di Ye. Se questo non fosse già abbastanza, Ye inizia a porsi in modo sempre più controllante, strizzando neanche troppo velatamente l’occhio a gruppi di estrema destra. Nel frattempo, i due si sposano e hanno quattro figli. La relazione degenera, fino a quando nel 2017 Kardashian non fa sapere sui social che il marito soffre del disturbo bipolare e che non ha intenzione di curarsi. Nel febbraio 2021 Kim Kardashian chiede il divorzio.
Non sarà questo a fermarla. Ormai Kim Kardashian rimane iconica, con o senza Ye. Al MET Gala 2021 si presenta vestita Balenciaga, con una tuta aderente e il viso completamente coperto. Non abbiamo bisogno di vederlo: quel corpo a clessidra può essere solo il suo. Partecipa a Saturday Night Live perché è molto più di un bel viso, dei bei capelli e “della reference che le sue sorelle portano al chirurgo plastico.” Rimane comunque una donna d’affari, che, oltre a capitalizzare sulla propria esistenza, ha inventato Skims, il brand più copiato di sempre. Skims non è solo una linea di shapewear, è una promessa di inclusione per tutti i corpi, indipendentemente dal colore e dalla forma. Questa idea funziona e vende tanto: solo nel 2023 ha fruttato 750 milioni di dollari. Kardashian viene addirittura invitata anche alla Harvard Business School per raccontare il segreto del suo successo.
Nel 2019 segue le orme del padre e inizia a studiare legge, annunciando la decisione con un iconico video che riprende Legally Blonde. Alla domanda perché abbia scelto di aprirsi anche questa strada, Kardashian spiega che vuole essere in grado di aiutare sempre più persone e una laurea in legge può fare la differenza. Del resto Kardashian ha sempre dedicato parte della visibilità all’attivismo. Inizialmente per il riconoscimento del genocidio armeno, mentre negli ultimi anni si è battuta per la riforma delle carceri, sostenendo la commutazione della pena di Chris Young e di Alice Marie Johnson. Insieme a Van Jones e Jared Kushner, ha sostenuto l’approvazione del First Step Act, fondamentale per numerose modifiche del sistema carcerario statunitense. Nel 2019, Kardashian ha finanziato in larga misura la campagna 90 Days to Freedom, un'iniziativa per il rilascio di condannati all'ergastolo per reati di droga non violenti da parte degli avvocati Brittany K. Barnett e MiAngel Cody. L'iniziativa ha portato al rilascio di 17 persone proprio grazie al First Step Act. Molti hanno criticato il suo attivismo, sostenendo che si sia presa il merito di un lavoro che in realtà non ha svolto.
Queste non sono le uniche accuse ricevute da Kardashian e dalla sua famiglia. Una delle più note è sicuramente il blackfishing, un fenomeno per cui una persona bianca si finge mista o nera. L’influencer e la sua famiglia sono state accusate di scurirsi la pelle per sembrare nere e guadagnare di più grazie a un’altra estetica, senza però doversi confrontare con la realtà di essere effettivamente delle persone nere negli Stati Uniti. Per non parlare dei mai ammessi ritocchi chirurgici, che portano a un vero e proprio gaslighting del pubblico, perché ufficialmente nessuna della famiglia Kardashian si sarebbe sottoposta a tutte le operazioni che il web avrebbe individuato. Un’altra ipotesi è che anche la famiglia Kardashian abbia fatto largo uso dell’Ozempic, un farmaco per il diabete diventato introvabile proprio perché molti hanno iniziato a usarlo per dimagrire.
Ha fatto molto discutere la frase pronunciata nella serie Hulu The Kardashians: “Questo è il mio consiglio per le donne che lavorano. Alzate il culo e lavorate, sembra che nessuno voglia lavorare di questi tempi.” Definire tone deaf questa affermazione è riduttivo, ma Kim non si fa intimidire dalle rimostranze di chi ha davvero dovuto lavorare per vivere: lei è una business woman e può permettersi di dare questo tipo di consigli. Almeno secondo lei. È stata anche accusata di aver distrutto l’abito di Marilyn Monroe indossandolo durante il Met Gala 2022. Kardashian non ha fatto una piega: era solo un abito.
Insomma, Kim Kardashian è controversa qualsiasi cosa faccia, eppure è proprio questo il suo talento: stare al posto giusto al momento giusto e monetizzare l’occasione. È famosa per essere famosa e per aver fatto di ogni attimo della sua vita un’opportunità imprenditoriale, una scelta che all’interno di un sistema capitalistico è considerato un pregio, ma allo stesso tempo il suo peccato originale. Eppure, nonostante tutto questo, il web non sembra ancora stanco dell’epopea di Kim Kardashian e della sua famiglia. Come ha scritto un utente su TikTok, “it’s Kim’s world and we are just living in it”.