Meloni da Biden: tutto bene (e per la stampa è un problema per gli Usa)
L'incontro tra i due leader è andato sorprendentemente bene e la stampa accusa l'America di legittimare la destra
L’incontro tra Joe Biden e Giorgia Meloni è andato bene. “Nonostante tutto”, “sorprendentemente”. Sono queste le parole usate dagli americani e dai loro giornali, a cui fa eco la stampa italiana. D’altronde dieci mesi fa il Presidente degli Stati Uniti aveva detto “ma avete visto cos’è successo in Italia? C’è poco da essere ottimisti su quello che sta succedendo da noi”. La stessa premier ha spesso dimostrato di somigliare più a Trump che al leader democratico.
Però Washington chiama e Roma risponde. Oggi Meloni viene accolta alla Casa Bianca con un abbraccio. Il Washington Post riporta che, seduti fianco a fianco nello Studio Ovale, i due leader sono apparsi in atteggiamenti amichevoli. Biden ha scherzato sui suoi legami con l’Italia – lui è cresciuto in un quartiere italiano, il nonno di sua moglie Jill si è imbarcato verso gli Stati Uniti dalla piccola frazione di Gesso, sulle colline a nord di Messina. C’è attenzione alle risate, ai gesti, alle mani: il New York Times racconta di come Biden abbia alzato il pugno per sottolineare la forza di Meloni dopo essersi complimentato con lei per “il fortissimo sostegno nella difesa contro le atrocità russe”.
Il racconto per immagini sottolinea quanto l’incontro abbia lasciato perplessa la stampa americana, la quale, pur non trattenendosi dai commenti, ha prima dovuto fare una fotografia, lasciarla sviluppare, per poi fare un passo indietro e tirare le somme.
“Non molto tempo fa”, ricorda il New York Times, “Giorgia Meloni si è fatta strada nella politica italiana facendo una campagna contro i migranti e l'Unione Europea mentre cercava alleanze con i sostenitori di Donald J. Trump. L’attuale premier sembrerebbe avere poco in comune con il Presidente Biden, che una volta paragonò la filosofia di estrema destra che condivideva con Trump al semi-fascismo.”
In realtà il cambio di rotta è stato graduale. Biden non ha perso la memoria, ma è Meloni che dalla vittoria alle elezioni autunnali si è spostata verso posizioni più moderate – moderate rispetto alle premesse: non ha ucciso la democrazia come si temeva, per quanto le scelte su temi come immigrazione e diritti civili lascino molti dubbi sulla democraticità delle sue politiche.
È importante sottolineare che dall’inizio del suo mandato la leader di Fratelli d’Italia si è mantenuta su posizioni atlantiste, soprattutto a sostegno della resistenza ucraina, rinnovando suo appoggio deciso alle politiche della Nato – nonostante in passato, vuole sottolineare il Post, avesse lodato in più occasioni il Presidente russo Vladimir Putin. Sempre dallo stesso giornale, che conviene con quelli americani su quanto “sorprendente” sia stato l’amichevole incontro con Biden, si legge tuttavia che seppure “da entrambe le parti sono state sottolineate affinità e punti di contatto (…), sono stati evitati i temi in cui le politiche di governo di Meloni e Biden sono più distanti, come la difesa dei diritti della comunità LGBTQ+”.
Su questo punto, infatti, insiste la stampa americana. Meloni avrebbe dovuto rinnegare Trump di fronte a Biden, ma non l’ha fatto. Seppur si sia istituzionalizzata, resta la “stella polare dell’estrema destra”, la leader italiana più estremista dalla fine della seconda guerra mondiale, il cui “inaspettato” rapporto d’amicizia con Biden, che al contrario ha un’agenda all’insegna della democrazia e della tolleranza, oltre ad essere curioso è anche un errore. L’editoriale del New York Times che accusa l’America di “legittimare l’estrema destra” è stato rilanciato da la Repubblica e l’Espresso, entrambi d’accordo sul fatto che “quello che sta accadendo in Italia fa paura, e si sta diffondendo”. Difatti i giornali americani temono che l’atteggiamento non belligerante di Meloni in politica estera distolga l’attenzione dalle politiche libertarie applicate in Parlamento, tra cui vengono menzionati il terribile episodio sulla spiaggia di Cutro e la più recente criminalizzazione della gestazione per altri.
A ogni modo l’incontro tra i due leader non si è concluso con particolari annunci, se non una generica indicazione di nuove collaborazioni economiche a proposito di energia rinnovabile e misure per contrastare il cambiamento climatico. Il punto più rilevante, la Nuova Via della Seta, non ha ricevuto ufficialità, ma Biden auspica che Meloni sia riluttante a rinnovare l’accordo firmato con la Cina dal governo Conte nel 2019 che collocava l’Italia all’interno della “Belt and Road Initiative”, l’ampio progetto promosso dalla Cina che prevede grandi investimenti su infrastrutture in tutto il mondo. L’Italia fu l’unico Paese del G7 a aderirvi, preoccupando gli Stati Uniti, i cui rapporti con la Cina sono progressivamente peggiorati negli ultimi anni. Rafforzare l’alleanza con la premier può essere per Biden motivo di aspettarsi una disdetta dell’accordo. Tuttavia, non le ha fatto pressioni. D’altronde adesso Meloni è sua amica, l’ha detto Biden, e il Corriere della Sera ironizza che “agli amici non si rivolgono richieste inutili, superflue, tanto più se possono apparire arroganti e quindi controproducenti”.