Parte la caccia al Larry O'Brien Trophy
Saranno Boston Celtics e Golden State Warriors a giocarsi le Finals NBA
223 giorni dopo l’inizio della stagione NBA, partita il 19 ottobre 2021, abbiamo finalmente i nomi delle due squadre che a partire dalla notte di giovedì 2 Giugno alle 02:30 (ora italiana) daranno la caccia al Larry O’Brien Trophy, il trofeo assegnato alla vincitrice delle Finals NBA; a sfidarsi saranno i Golden State Warriors, tornati alle Finals dopo due anni, quando furono sconfitti dai Toronto Raptors, ed i Boston Celtics, che mancano invece dalle finali NBA dal 2010, quando persero contro i Lakers di Kobe Bryant in una delle serie più avvincenti degli ultimi anni.
Le due squadre arrivano alle Finals con due percorsi a dir poco diversi: i Warriors sono stati infatti fin dall’inizio della stagione una delle squadre favorite al titolo, grazie al ritorno dopo gli infortuni di Steph Curry e soprattutto Klay Thompson, assente tutta la scorsa stagione; grazie al talento di Coach Steve Kerr in panchina, ed un supporting cast di assoluto livello, gli Splash Brothers, questo il soprannome assegnato alla coppia Curry-Thompson, sono riusciti a ritornare alle Finals, dopo due stagioni in cui Golden State non era riuscita nemmeno a qualificarsi i playoff, e dopo le cinque Finals consecutive dal 2015 al 2019.
Il percorso ai playoff è filato praticamente senza problemi per i Warriors che, al primo turno hanno vinto in cinque partite contro i Denver Nuggets dell’MVP Nikola Jokic, al secondo turno hanno trovato i Grizzlies della stella Ja Morant, sconfitti in sei partite, ed hanno infine vinto il titolo della Western Conference vincendo la serie per 4-1 contro i Mavs di Luka Doncic, ottenendo quindi un pass per le Finals 2022.
I Celtics invece arrivano alle Finals NBA dopo un inizio di stagione a dir poco turbolento: dopo trentacinque partite di regular season, poco meno della metà delle ottantadue previste dal calendario, i Celtics erano infatti al 10° posto in classifica nella Eastern Conference con un record negativo, di 16 W e 19 L; il cambio di tendenza è arrivato grazie ad un’evoluzione generale di tutta la squadra che, guidata da Ime Udoka, alla prima stagione come head coach in NBA dopo aver preso il posto di Brad Stevens, divenuto GM dei Celtics, raggiunge così le prime Finals dal 2010, quando a roster Boston aveva ancora quei “big 3+1”, Pierce, Garnett, Allen e Rondo, che hanno portato l’ultimo titolo in Massachusetts nel 2008.
Il cammino dei playoff dei C’s, un vero e proprio “Revenge Tour” dopo le eliminazioni degli scorsi anni, è stato un pò più impervio rispetto a quello di GS: se infatti Boston ha battuto con un sonoro 4-0 i Brooklyn Nets al primo turno, i successivi due turni, contro i Milwaukee Bucks campioni in carica, ed i Miami Heat di un a dir poco esplosivo Jimmy Butler, sono finiti solamente a gara 7, ed hanno permesso così alla franchigia del Massachusetts di ritornare alle Finals dopo più di dieci anni.


Oltre al percorso, anche il roster delle due squadre è diverso, sicuramente più esperto quello dei Warriors guidati da Curry, Thompson e Green, già vincitori ed assoluti protagonisti delle Finals NBA del passato, più giovane quello dei C’s, guidati da Jason Tatum e Jaylen Brown, rispettivamente con alle spalle cinque e sei stagioni in NBA, ed alla prima esperienza in assoluto alle Finals NBA; anche in panchina il confronto è completamente sbilanciato: detto di Judoka che è alla prima stagione come HC nella lega, dall’altra parte abbiamo Steve Kerr, prima giocatore di quei magici Bulls guidati da Jordan dei primi ’90, e poi artefice di una delle dinastie più rivoluzionarie del gioco del basket come allenatore dei Golden State Warriors.
Le chiavi tattiche di questa serie, nonostante molti esperti propendano verso una vittoria di Golden State, sono molteplici: a sfidarsi infatti saranno le migliori due difese di tutta la NBA, con i Celtics che però offensivamente non sono allo stesso livello degli avversari, e che saranno quindi chiamati ad un impegno maggiore per provare a raggiungere un titolo assolutamente inaspettato a Dicembre.
A guidare l’attacco di Boston ci sarà Jayson Tatum, giocatore classe ‘98 che si ispira al suo idolo Kobe Bryant, e che deve dimostrare di potersi caricare la squadra sulle spalle, nonostante qualche prestazione opaca nel corso di questi playoff; dall’altra parte invece gran parte dell’attacco dei Warriors sarà su Steph Curry: la Point Guard nata ad Akron, dopo due stagioni costernate da infortuni, deve dimostrare di essere tornato al livello del quinquennio 2015-2019, quando i suoi Warriors vinsero tre titoli in cinque anni.
L’appuntamento è quindi fissato per le 02:30 di venerdì 3 Giugno, quando ci sarà il fischio d’inizio delle Finals NBA 2022, che potrebbero rivelarsi fra le migliori degli ultimi anni.