Perché le Olimpiadi sono così importanti per gli Stati Uniti?
Come una competizione sportiva può aiutare un paese come gli USA a dimostrare ancora una volta la sua superiorità.
Le Olimpiadi sono da sempre considerate dagli Stati Uniti come l'evento sportivo più importante fra tutti, molto più delle varie competizioni nazionali ovviamente, ma anche di più dei vari tornei continentali e mondiali delle varie discipline, e oggi su Gambit, la rubrica sportiva di Jefferson - Lettere sull'America, proveremo a spiegarvi perché.
Quando sono nate le Olimpiadi, quelle antiche, erano una competizione in cui potevano partecipare solo i maschi adulti greci, di qualsiasi categoria sociale, che combattevano soltanto per una cosa: la medaglia d’oro e la corona di alloro, riservata esclusivamente al vincitore della competizione. Tutti gli atleti gareggiavano esclusivamente per dimostrare la loro superiorità, e pur essendosi ingrandite ed essendo diventate un evento mondiale, possiamo trovare ancora molti aspetti delle prime olimpiadi nelle Olimpiadi dei giorni nostri.
I Giochi Olimpici moderni sono un evento che riunisce tutti i Paesi mondiali, tutti gli atleti più forti nelle loro rispettive categorie, in quelle che sono due settimane piene di sport, con gli sportivi riuniti tutti sotto la bandiera dei cinque cerchi uno per ogni continente, gareggiando per quei valori che sono da sempre lo spirito dei giochi olimpici: Unità, Armonia e Condivisione.
Per un atleta le Olimpiadi sono il più grande traguardo da ottenere, poiché non esiste competizione più importante per uno sportivo e vincere alle Olimpiadi significa dimostrare il proprio dominio sugli altri atleti e sulle altre Nazioni, in una competizione che vedrà vista da gran parte dei cittadini del mondo ed in cui si sfideranno i migliori atleti in assoluto di quella disciplina. I Giochi sono inoltre un momento in cui gli atleti possono dimostrare il loro patriottismo, da sempre uno dei cardini degli USA: quale occasione migliore se non combattere per la proprio banidera e per portare onore al proprio paese?
Con queste precisazioni è facile capire perché le Olimpiadi sono così importanti per gli americani, che mentre scriviamo sono passati in vantaggio sui cinesi nel medagliere olimpico grazie al successo della nazionale femminile di pallacanestro: vincere alle Olimpiadi significa dimostrare ancora una volta la superiorità degli USA sul resto del globo, anche sul piano sportivo.
Pensiamo al basket: fino al 1989 gli USA erano così convinti del loro dominio che, anche a causa delle regole FIBA, che impedivano ai professionisiti NBA americani di partecipare ai giochi, la formazione statunitense era interamente formata da atleti dei college USA, non professionisti quindi, che riuscivano comunque a stravincere in larga parte le competizioni, fino a quando nel 1988, nelle Olimpiadi di Seoul, gli americani persero in semifinale contro l’allora URSS 82-76, nella loro seconda sconfitta assoluta nella storia delle Olimpiadi.
Questo portò ad una storica decisione per gli Stati Uniti, che grazie anche ad una modifica nel regolamente FIBA, per le Olimpiadi del 1992 a Barcellona, schierarono forse la più forte formazione mai vista su un campo da basket, definita non a caso Dream Team, che vinse dominando il torneo, rifilando a tutti gli avversari almeno 32 punti di differenza e non chiamando nemmeno un timeout in tutta la competizione, manifestando così a tutti ancora una volta la supremazia a stelle e strisce. Da quel momento per i cestisti americani le Olimpiadi sono diventate un motivo di orgoglio, con sempre più atleti pronti a partecipare e a dimostrare il proprio valore, indossando la maglia degli Stati Uniti.
Gli Stati Uniti amano definirsi da sempre il Paese più forte e più libero nella storia del mondo, ed è quindi necessario che gli atleti statunitensi siano superiori nelle loro discipline sportive per poter continuare a vantarsi di questi titoli. Gli Stati Uniti e i loro cittadini devono sempre dimostrare di essere i migliori e le Olimpiadi sono solo un altro modo di dimostrare la loro superiorità.