Mayra Flores, l'ultimo incubo dei Dem
Mentre la popolarità di Biden cala, il voto di più di un milione di americani è passato a favore dei repubblicani, come è accaduto nel sud del Texas con la vittoria di Mayra Flores.
God, Family, Country. Dio, Famiglia, Patria. Questo è lo slogan di Mayra Flores, prima donna repubblicana di origini messicane al Congresso, che sta facendo tremare il Partito Democratico. Dopo le dimissioni del democratico Filemon Vela, nel mese di giugno la candidata per il Partito Repubblicano ha vinto le elezioni speciali del trentaquattresimo distretto nel sud del Texas battendo l’avversario democratico Dan Sanchez – dato per favorito – e segnando la storia politica della Rio Grande Valley.
Definendosi come «il peggiore incubo dei democratici» e appoggiata anche da Elon Musk, Mayra Flores rappresenterà alla Camera il suo distretto fino all’8 novembre; tuttavia si sta già preparando a essere rieletta per il prossimo mandato. Antiabortista, conservatrice, fiera sostenitrice degli U.S. Customs and Border Protection (le forze dell’ordine che si occupano della sicurezza delle frontiere), ha definito Biden «il peggior Presidente» e ha fatto discutere per le sue dichiarazioni ambigue sull’attacco alla sede del Congresso del 6 gennaio 2021 da parte dei sostenitori di Trump.
Considerando che il distretto conquistato da Flores è formato per l’83% da residenti ispanici ed è ritenuto storicamente di sinistra, risulta interessante e simbolica la vittoria di una candidata repubblicana e conservatrice di origini ispaniche: secondo il New York Times, in un’analisi della giornalista Jennifer Medina, ciò che è appena accaduto in Texas è solo l’ennesima prova di come una parte dell’elettorato composto dalla comunità latina stia cambiando orientamento politico. L’entrata al Congresso di Mayra Flores, infatti, dimostra che qualcosa nel fronte democratico non sta funzionando, non solo a livello locale, ma nazionale. Andiamo con ordine.
Classe 1986, Mayra Flores è nata in Messico ed è arrivata negli Stati Uniti da bambina insieme alla sua famiglia: ha affermato più volte di esporsi in prima linea nella lotta all’immigrazione illegale e di aver fieramente lavorato da ragazzina nei campi a fianco dei suoi genitori. Dopo essersi diplomata, si è laureata al South Texas College ed è proprio in quegli anni che ha maturato la passione per la politica. Nonostante sia cresciuta con valori fortemente conservatori, inizialmente ha sostenuto il Partito Democratico, votando per Barack Obama nel 2008, cambiando poi radicalmente le proprie idee quando rimase delusa da alcune scelte dei democratici. Iniziò ad appoggiare il Partito Repubblicano e Donald Trump.
L’inversione di rotta di Flores riflette, in realtà, un processo più grande, sviluppatosi negli ultimi anni: non solo i risultati delle primarie 2022 in South Carolina, North Dakota e Nevada che hanno fatto “tremare” i democratici, in vista delle elezioni del 2024, ma anche in Virginia, dove Glenn Youngkin, Governatore repubblicano dallo scorso gennaio, ha battuto il democratico Terry McAuliffe in uno Stato che nel 2020 aveva votato per lo più per Biden. Lo stesso mutamento sta accadendo in Pennsylvania, Florida, Michigan, seguendo una tendenza nazionale che vede più di un milione di elettori in 43 stati passare dal Partito Democratico al Partito Repubblicano.
Non è solo una tendenza all’interno della comunità ispanica, ma complessivamente sembra che l’orientamento politico di molti elettori si stia spostando velocemente sempre di più. Tra le cause principali può essere presa in considerazione una disillusione e uno malcontento generale per il lavoro svolto da Biden che, secondo i sondaggi diffusi da Real Clear Politics, solo il 38,2% degli americani sostiene, contro un 57% di scontenti, mentre a inizio mandato Biden poteva vantare l’appoggio del 55% delle persone.
In aggiunta alla disillusione, la crisi economica e sociale, le conseguenze portate dal coronavirus, che ha messo in evidenza i limiti del sistema sanitario statunitense, l’ondata di populismo che si è fatta strada là dove la rabbia e le tensioni sociali stavano incalzando hanno contribuito ad abbassare i punti percentuali a favore di Biden. È chiaro che ogni Stato ha le sue specificità: ad esempio, se per la Florida c’è una forte spinta antisocialista, lo stesso non si può dire del sud del Texas. Sempre secondo la riflessione della reporter Medina, alla base c’è anche una questione religiosa, principalmente per la comunità latina molto più legata ai valori evangelici che a un’identità politica-latina.
Tra i motivi che, nel caso specifico del Rio Grande Valley, hanno spinto molti cittadini di origine ispanica a passare al lato repubblicano, ci sono forti valori conservatori e lo slogan di Flores riesce a riassumerli perfettamente. Durante la campagna elettorale, la strategia di marketing politico messa in atto dal team di Flores ha saputo toccare tutti i punti cardine alla base del pensiero conservatore: il pieno sostegno al movimento pro-life antiabortista, la promozione della famiglia tradizionale, la spinta per una maggiore sicurezza Pro-Law Enforcement, ma anche l’abbassamento dei costi dei servizi sanitari e delle tasse, insieme a un rafforzamento dei confini e della lotta all’immigrazione clandestina. Su quest’ultima questione sembrerebbe anomalo per una persona cresciuta in una famiglia di immigrati voler combattere questa battaglia. In realtà, il messaggio è chiaro: chiunque oggi tenti di entrare non lo sta facendo nel modo giusto, seguendo perfettamente la retorica di Trump che vede un forte peggioramento dell’illegalità nei tempi che stiamo vivendo e in linea con la possibilità di chiudere ancora di più i confini per contrastare il traffico di esseri umani, le gang, e la droga.
Basta aprire il sito web dedicato a Mayra Flores per trovarvi immediatamente citati alcuni dei presupposti a cui si appella chi è rimasto deluso dalla presidenza Biden e dal Partito Democratico, insieme alla retorica America First che diventa sempre più popolare:
«Gli elettori del trentaquattresimo distretto si stanno rendendo conto che non dobbiamo più elemosinare gli scarti da Nancy Pelosi. Il Presidente Biden ha firmato un numero record di ordini esecutivi per uccidere i posti di lavoro in Texas, indebolire la sicurezza delle frontiere e togliere la protezione ai non nati.» Flores parla alla pancia degli elettori del suo distretto con una grande abilità di scelta del linguaggio e delle parole chiave, ma in realtà sa di toccare i nervi scoperti di un’intera nazione. Nancy Pelosi e Biden sotto il mirino di Trump e dei repubblicani come capro espiatorio di ogni problema che affligge il Paese, la fiducia riposta nei democratici che non sono riusciti a ripagare e che «non fanno nulla per guadagnarsi il nostro voto o il nostro sostegno».
La vittoria di Mayra Flores, dunque, non rappresenta solo un cambiamento nell’elettorato americano, non solo un mutamento nella comunità ispanica, ma è anche il sentore di una trasformazione che sta avvenendo all’interno del Partito Repubblicano che accoglie a braccia aperte una donna, giovane e immigrata e che oscilla tra una fazione pro-Trump e un’altra che vorrebbe sbarazzarsene.
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