La carriera di Dianne Feinstein
Gli omicidi di San Francisco, l’ascesa in Senato e la morte nel 2023
Dianne Feinstein, la senatrice più longeva della California, è scomparsa il 29 settembre all’età di novant’anni. Lo hanno annunciato i maggiori media statunitensi.
"Non si potrebbe raccontare la storia della politica californiana - o la storia della politica americana - senza fare riferimento alla carriera pionieristica di Dianne Feinstein", ha detto il Senatore Alex Padilla.
I suoi risultati includono la legislazione sul controllo delle armi, un rapporto che chiese alla CIA di rendere conto dei metodi usati negli interrogatori e del trattamento dei detenuti e innumerevoli atti legislativi a beneficio dell'ambiente e per contrastare il cambiamento climatico.
Ripercorriamo i passi della sua leggendaria carriera in politica, dalle tragedie del 1978 al trionfo in Senato.
1969-1978: I primi passi e gli omicidi di San Francisco del ‘78
La straordinaria carriera di Feinstein è iniziata nel 1969. A 36 anni, senza essere stata prima nominata nel comitato, fu eletta nel Consiglio comunale della città di San Francisco, dove rimarrà per nove anni, divenendo in seguito la prima donna a ricoprirne la presidenza. Durante questo periodo, si candidò per due volte come sindaco di San Francisco, nel 1971 contro il sindaco uscente Joseph Alioto, e nel 1975, quando per un solo punto perse la votazione per raggiungere il ballottaggio contro George Moscone.
In una fredda mattina di novembre del 1978, Dan White, ex consigliere comunale di San Francisco, si è legato una pistola al fianco, si introdusse nel municipio e assassinò il sindaco George Moscone e il suo supervisore Harvey Milk. Fu un atto di vendetta personale e politica che ha scioccato la Nazione e ha fatto precipitare San Francisco in “una spirale di caos da cui ci sono voluti anni per riprendersi”, come riportò il L.A. Times descrivendo uno degli atti di violenza politica più scioccanti della California. Dianne Feinstein, all’epoca, ricopriva la carica di presidente del consiglio di vigilanza della contea, e si trovava al municipio nell’esatto momento in cui è avvenuta l’uccisione.
Dopo alcuni mesi trascorsi ad Anchorage, Alaska, dove lavorò come guardia privata presso una scuola locale, Dan White tornò a San Francisco nel 1973, anno in cui prestò servizio nella polizia fino al 1975 e nel corpo dei vigili del fuoco fino al 1977, anno in cui venne eletto tra i democratici come consigliere municipale nella città di San Francisco.
Nel 1978, pochi giorni prima degli omicidi, White rassegnò le dimissioni dal consiglio in seguito ad una proposta di legge sui diritti gay, a cui si era opposto. Promossa dal consigliere comunale e attivista militante del movimento di liberazione omosessuale Harvey Milk, la proposta di legge aveva raccolto il consenso dell’ala più liberale della città, la quale spinse il sindaco in carica George Moscone, a non riconfermare White all’interno del consiglio comunale di San Francisco a causa delle sue posizioni di stampo apertamente omofobo.
Come andarono i fatti? Il 27 novembre Dan White entrò nel municipio attraverso una finestra aperta del seminterrato, con una semiautomatica in una tasca e 10 caricatori nell’altra. Si fece strada tra i corridoi dell’edificio fino ad arrivare all'ufficio del Sindaco. Dopo aver incontrato Moscone e tentato invano di convincerlo a riconfermarlo nel Consiglio, gli sparò ripetutamente, uccidendolo. Subito dopo, White ricaricò l'arma e si aprì la strada fino alla parte opposta dell'edificio, dove con il pretesto di un colloquio informale, invitò Milk nel suo studio e gli sparò tre colpi di pistola, uno alla mano destra e due al petto. Milk cadde a terra e White lo finì con due colpi a bruciapelo alla testa, come confermò il medico che eseguì l'autopsia. White negò la premeditazione degli omicidi.
A rinvenire, per prima, il corpo di Harvey Milk, fu Dianne Feinstein.
“I went down the hall. I opened the wrong door. I opened [Milk’s] door. I found Harvey on his stomach. I tried to get a pulse and put my finger through a bullet hole. He was clearly dead... I remember it, actually, as if it was yesterday. And it was one of the hardest moments, if not the hardest moment, of my life. It was a devastating moment. For San Francisco, it was a day of infamy.”
Due mondi in rotta di collisione: il processo White e i White Night Riots
La polizia di San Francisco cerca di ristabilire l'ordine al municipio durante le proteste e le rivolte della comunità gay (White Night Riots) che hanno avuto luogo dopo il verdetto di Dan White 21 maggio 1979. Foto di John Storey.
All'epoca, San Francisco stava subendo un travolgente sconvolgimento: i lobbisti e powerbroker italiani e irlandesi che avevano influenzato e amministrato le decisioni pubbliche della città per decenni stavano perdendo peso e potere, mentre i nuovi arrivati - attivisti di quartiere, membr* della comunità Lgbtq+ e immigrati etnici - hanno preso in mano il timone per la guida della comunità, iniziando a dar voce alle minoranze della città, rimaste ignorate fino a quel momento.
Per alcuni, la rabbia e la follia di Dan White erano il simbolo perfetto del potere stantio di una classe conservatrice di white collars ormai in declino. La sera dell’omicidio, dal quartiere Castro a San Francisco, partì un corteo spontaneo di oltre 30.000 persone a lume di candela in memoria del consigliere Harvey Milk e del sindaco George Moscone.
White, in seguito, fu riconosciuto colpevole di omicidio volontario (imputazione meno grave dell'omicidio premeditato di cui era stato accusato in principio), con l'attenuante della seminfermità mentale, e condannato a sette anni e otto mesi di prigione, una sentenza da più parti ritenuta troppo lieve, in quanto il duplice omicidio era stato chiaramente motivato dall’omofobia.
Dopo la sentenza, la comunità gay si scatenò nelle sommosse notturne contro le forze dell’ordine di San Francisco e contro Dan White, le cosiddette “White Night Riots”, in cui più di 160 persone finirono in ospedale.
Il rilancio della carriera: Feinstein subentra alla carica di Sindaco di San Francisco
In qualità di Presidente del consiglio comunale, la seconda carica della città, Feinstein subentrò automaticamente come Sindaco al posto di George Moscone, il 4 dicembre 1978.
È stata la prima donna sindaca di San Francisco, rimasta in carica per circa 10 anni. Durante il suo mandato, è stata nominata come prima cittadina più efficace della nazione dalla rivista City and State e, nel suo primo anno di mandato, ha contribuito alla creazione di un complesso piano per salvare le iconiche funivie della città e risanarne il sistema idrico.
In risposta ad una promessa fatta durante la campagna elettorale, Dianne Feinstein nominò un capo della polizia pro-gay, che ha incrementato il reclutamento di omosessuali dichiarati nelle forze di polizia e ha allentato le tensioni tra la comunità gay di San Francisco e l'SFPD.
"La carriera di Dianne Feinstein è stata resuscitata dall'assassinio di Moscone e Milk ", ha detto il presidente dell'Assemblea Willie Brown. “La sua carriera, scivolata verso il basso, probabilmente sarebbe continuata a sprofondare.’’
1983-1984: Rinnovazione urbana, Loma Prieta e il primo tentativo di recall
Nel 1983, è stato prodotto un serio report di ingegneristica che mostrava che il Candlestick Park, allora la casa dei Giants della Major League Baseball e dei San Francisco 49ers della National Football League, aveva bisogno di una sostanziale ristrutturazione per prevenire un potenziale crollo dei livelli superiori in caso di un grave terremoto.
All'epoca, erano già in corso i piani, già programmati dagli anni ’50, per sostituire il vecchio impianto con un nuovo stadio, e al sindaco Feinstein fu consigliato di non spendere i soldi per un campo da baseball che sarebbe stato presto abbandonato. Feinstein insistette sul fatto che la struttura, insieme a diverse altre al tempo ancora in uso, dovesse essere riparata.
Pochi anni dopo il terremoto di Loma Prieta colpì proprio durante una partita di World Series a Candlestick, nel 1989.
Il sisma causò gravi danni in tutta la San Francisco Bay Area, in particolare nelle città di San Francisco e Oakland, ma anche in molti altri centri più piccoli della regione: migliaia di case vennero disintegrate e molti ponti crollarono o subirono gravi danni, tra cui il Bay Bridge e alcuni ponti di collegamento e viadotti lungo le strade statali.
Fu chiaro, allora, come la decisione di Feinstein avrebbe potuto salvare migliaia di vite.
Una campagna di recall per estromettere Feinstein venne lanciata nel 1984 dai White Panthers (una comune politica di stampo controculturale di Haight-Ashbury), ma fu respinta dall'82% degli elettori di San Francisco. L’iniziativa venne lanciata a causa del sostegno della Feinstein ad un divieto del possesso di armi che è stato firmato e trasformato in legge quattro anni dopo gli omicidi di Moscone e Milk. Feinstein ha ribadito più volte che gli omicidi del ’78 hanno forgiato i suoi sforzi decennali a favore del controllo delle armi negli Stati Uniti.
"È un problema che ha incorniciato e plasmato la sua carriera", ha detto al New York Times Jerry Roberts, ex redattore del San Francisco Chronicle e autore di "Dianne Feinstein: Never Let Them See You Cry", del 2018. “Sicuramente,” parlando della perseveranza e della resistenza della Feinstein, “sono due delle caratteristiche più forti che ha in quanto politica, e che ne hanno realmente permesso la longevità”
1992-1994: “The Year Of The Woman’’ e il divieto per le armi d’assalto
Feinstein si era già candidata, senza successo, come governatrice della California nel 1990. Anche se ha vinto la nomination democratica, è stata sconfitta alle elezioni generali dal repubblicano Pete Wilson. Ha perso con circa il 45% dei voti, raggiungendo però ottimi risultati nell’area metropolitana di Los Angeles e nella nativa San Francisco.
Due anni più tardi, nel 1992, Feinstein riuscì a vincere un seggio al Senato in un'elezione speciale, tenutasi per riempire il seggio vacante proprio di Pete Wilson, dimessosi per tornare a Sacramento. Quello stesso anno gli elettori elessero anche Barbara Boxer al Senato, in quello che sarebbe diventato noto come “Year Of The Woman". Feinstein ha prestato giuramento qualche mese prima di Boxer, divenendo così la prima donna senatrice a rappresentare la California.
Dianne Feinstein è divenuta nota anche grazie ai suoi 25 anni di ricerca sul controllo dell’utilizzo e possesso di armi. Ha scritto la legislazione federale del 1994 che vietava l’uso e la vendita di armi d’assalto, il trasferimento, la produzione e l'importazione di armi semiautomatiche e militari. L’Assault Weapons Ban è scaduto nel 2004, ma le ricerche e le statistiche realizzate in quegli anni, mostrano come la legge federale del ‘94 abbia ridotto gli omicidi legati alle armi da fuoco di almeno il 6,7%, riducendo l'uso di armi d'assalto di circa due terzi e reprimendo quasi del tutto le sparatorie di massa durante quei dieci anni.
2014: Il report contro il programma di detenzione della CIA.
Nel 2014, come presidente della commissione di intelligence del Senato, Feinstein ha insistito ostinatamente su una complessa indagine sull'uso della tortura nella detenzione e nell'interrogatorio di sospetti terroristi.
The “U.S. Senate Report on CIA Detention Interrogation Program” che presenta I dettagli dell’uso della tortura da parte della CIA durante gli interrogatori e la detenzione dei prigionieri.
Feinstein ha lottato affinché la messa in atto di riforme legislative e di controllo rendano molto più difficile per gli Stati Uniti avvicinarsi di nuovo a quello che l'ex vicepresidente Dick Cheney ha definito in modo agghiacciante come “the dark Side of America". In una lunga lettera al presidente Obama, Feinstein ha identificato e presentato diversi punti affinché ciò venisse evitato a tutti i costi, alcuni dei quali sarebbero stati di competenza dell’apparato legislativo, altri invece sarebbero stati istituiti esclusivamente dalla Casa Bianca e dai vertici della CIA.
La proposta legislativa più importante è stata quella di codificare e rendere esecutivo l'ordine di Obama il quale richiedeva alla CIA di rispettare le restrizioni sugli interrogatori enunciati nel “Army Field Manual’’, incluso il divieto di "tecniche di interrogatorio avanzate" come: l'inflizione di dolore, posizioni estreme di stress e privazione del sonno. Infine, Feinstein chiese una legislazione per vietare alla CIA di detenere i detenuti "oltre una base transitoria a breve termine", una risposta alla detenzione a lungo termine dei sospetti nei “black sites" all’estero, resi operativi dall’amministrazione Bush.
Sarebbe stato ingenuo pensare che le proposte di Feinstein vincessero l’approvazione in entrambe le camere di un Congresso controllato in gran misura dai repubblicani. La maggior parte dei repubblicani del comitato di intelligence, difatti, non ha sostenuto il rapporto dell’inchiesta contro la CIA, e a quei tempi, l'emergere dello Stato islamico ha fornito un pretesto per i membri del Congresso ad opporsi alla riforma della comunità dell’intelligence.
2019 - 2023: California Wildfires e la lunga siccità. Dianne Feinstein e il cambiamento climatico
Attraverso il suo ruolo di Presidente della sottocommissione per gli stanziamenti per l'energia e l'acqua, la senatrice Feinstein ha lavorato a fondo per aumentare i finanziamenti destinati ai programmi di energia pulita.
La California, che ricordiamo essere il più grande produttore di energia geotermica e solare d’America, negli ultimi anni, ha subito abbondantemente i frutti del cambiamento climatico. Dal recente peggioramento degli incendi (The August Complex del 2020, The Dixie Fire e The Caldor Fire del 2021, qui la mappa aggiornata) alla crisi del Colorado River e le lunghe siccità: ad oggi, circa il 46% della California resta classificato in “grave siccità” secondo l'ultima valutazione pubblicata dallo US Drought Monitor.
Le “Fire Hazard Maps” realizzate dal California Department of Forestry and Fire Protection, 2022
Dianne Feinstein è inoltre l'autrice del West Coast Ocean Protection Act e dell’ Addressing Climate Financial Risk Act, per aiutare a preparare gli Stati Uniti alle potenziali minacce che il cambiamento climatico pone al sistema finanziario. Dopo l’introduzione di quest’ultimo, l’amministrazione Biden ha emesso un ordine esecutivo che ordina al Treasury di studiare il rischio finanziario legato al clima.
Qui potrete approfondire nel dettaglio i reports e i programmi di policy climatica di Feinstein.
Fine di un’epoca per la California
Dopo il compimento dei novant’anni lo scorso giugno, Dianne Feinstein era diventata la senatrice più anziana in carica e la più longeva della California. Negli ultimi anni, poiché la lotta tra i leader in America si è fatta più estrema e il bipolarismo politico è divenuto sempre più rancoroso, Feinstein è stata spesso vista come un simbolo di un'altra epoca, più civile e produttiva, che accoglieva in maniera aperta il confronto e l’antagonismo politico.
La sua apertura e disponibilità a collaborare con i repubblicani ha spesso fatto infuriare l'ala più progressista del suo partito, in particolare durante l'era Trump, quando molti volevano che la California rappresentasse lo “State of Resistance’’ d’America.
“Ha rappresentato un ritorno ad un'epoca precedente e più signorile, in cui democratici e i repubblicani potevano combattere tutto il giorno e cenare insieme di sera, dove gli avversari, almeno occasionalmente, si incontravano nei corridoi dei palazzi per cercare accordi bipartisan. Sembrava sorpresa [Feinstein] e rattristata dall'amara partigianeria della politica di oggi’. Così l’ha ricordata l’editorialista Nicholas Goldberg sul Los Angeles Times, il quale nel corso degli anni ha avuto occasione di incontrare la senatrice, sopratutto per discutere della politica idrica e ambientale della California. “She’s a policy wonk, not a flamethrower”.
Sin da prima della notizia ufficiale della morte di Dianne Feinstein, svariati concorrenti politici si erano già accalcati nella corsa per sostituirla: una mossa che, in altre circostanze, sarebbe stata considerata profondamente impolitica, se non si fosse trattato di subentrare alla senatrice più anziana. Tra i candidati ufficialmente in corsa per la carica troviamo: la Rappresentante democratica Katie Porter, 49 anni, l'ex procuratore Adam Schiff, democratico, 62 anni, e l'avvocato repubblicano Mark Meuser, 48 anni. Non sappiamo nemmeno se il governatore della California si orienterà su un candidato di transizione oppure sceglierà un suo stretto alleato, come avvenuto nel 2021, quando ha sostituito Kamala Harris divenuta vicepresidente con il segretario di stato statale Alex Padilla
Quindi impossibile prevedere chi prenderà il posto di Dianne Feinstein anche soltanto nell’immediato futuro; tuttavia, sembra che la corsa per sostituirla sia in pieno svolgimento.