A Joe Biden piacciono i treni
Per quasi quarant'anni ha fatto il pendolare ogni mattina su un treno dal Delaware a Washington. Da presidente sta dando una seconda vita alle ferrovie americane.
La mia routine era questa: la sera tornavo a casa e guardavo fuori. Guardavo dai finestrini, vedevo le luci accese e pensavo: cosa sta succedendo a quel tavolo, in quella cucina? A cosa sta pensando la gente? Quali sono le loro reali preoccupazioni?
Ho fatto più di 8.200 viaggi di andata e ritorno, più di due milioni di miglia su Amtrak. Duecentocinquantanove miglia di andata e ritorno al giorno, non tutti i giorni, ma in media duecentodiciassette giorni all'anno. Questa è la mia famiglia ed è per questo che volevo tornare a casa, per la strada che ho percorso.
Joe Biden
Quattrocento chilometri è una distanza considerevole. C’è chi la percorrerebbe in auto, chi in aereo, chi in autobus, ma soprattutto ci sono persone che salgono a bordo di un treno ogni mattina per andare al lavoro. Una di queste era Joe Biden, oggi Presidente degli Stati Uniti, in passato vice di Barack Obama, per trentacinque anni Senatore dello Stato del Delaware, da cui partiva tutti i giorni in treno per arrivare a Washington.
Il rapporto tra Biden e Amtrak, la principale azienda di trasporti ferroviari negli Stati Uniti, ha cambiato la vita e le idee dell’attuale POTUS. Se infatti il 79enne originario di Scranton è stato a lungo accusato di essere fin troppo moderato come politico, è sui trasporti e sulle infrastrutture che questo “muro” centrista crolla, squarciando il velo di Maya agitato dai suoi detrattori.
Lo dimostra l’Infrastructure Investment and Jobs Act, la legge approvata nel 2021 che prevede nuovi stanziamenti del governo federale fino a 700 miliardi di dollari nel settore dei trasporti e delle infrastrutture.
Per le ferrovie, “Amtrak Joe” (questo il soprannome con cui Biden è diventato famoso durante la sua carriera) ha messo sul piatto 66 miliardi in investimenti, molti dei quali riservati all’ampliamento e alla manutenzione dei progetti di Amtrak, tra cui il Corridoio Nordest, la linea elettrificata che collega le principali città dell’Est del Paese.
L’accordo provvisorio con i lavoratori dei trasporti ferroviari
Da quando è diventato Presidente, Biden ha però quasi fatto scoppiare il più grande sciopero ferroviario della storia recente americana. Tra l’estate e l’autunno l’amministrazione Biden, grazie all’impegno del Segretario al Lavoro, Marty Walsh, e le rappresentanze sindacali hanno lavorato duramente per arrivare a un nuovo accordo.
Il Tentative Railway Labor Agreement è stato provvisoriamente siglato il 15 settembre scorso, dopo una lunga trattativa. Si tratta di una bozza di accordo fortemente sbilanciata verso i lavoratori, che devono tuttavia ancora ratificarlo.
Secondo l'Association of American Railroads, i nuovi contratti introdurranno per i dipendenti delle ferrovie un aumento salariale del 24% nel quinquennio 2020-2024, con un pagamento medio di 11 mila dollari al momento dell’entrata in vigore. Sarà garantito anche un giorno in più di ferie retribuite per i lavoratori.
«L’accordo provvisorio raggiunto stasera – ha detto Biden – è una vittoria importante per la nostra economia e per il popolo americano. È una vittoria per decine di migliaia di lavoratori ferroviari che hanno lavorato instancabilmente durante la pandemia per garantire che le famiglie e le comunità americane ricevessero il frutto di ciò che ci ha fatto andare avanti in questi anni difficili. Questi lavoratori ferroviari riceveranno una retribuzione migliore, migliori condizioni di lavoro e tranquillità per quanto riguarda i costi sanitari: tutto duramente guadagnato».
Con il nuovo compromesso cambiano le politiche aziendali sulla presenza sul posto di lavoro, che i lavoratori ritenevano eccessivamente punitive e su cui stava rischiando di saltare il negoziato. In base all'accordo provvisorio, i lavoratori potranno assentarsi per malattia senza incorrere in provvedimenti disciplinari, come hanno confermato in una dichiarazione congiunta la Brotherhood of Locomotive Engineers and Trainmen e la SMART Transportation Division.
In un'intervista rilasciata a NPR, il Segretario ai Trasporti Pete Buttigieg ha dichiarato che non ci saranno soltanto aumenti di salario e miglioramenti della qualità della vita per i lavoratori, ma aiuti anche per le ferrovie in senso lato.
«Significa un nuovo modo per attrarre e trattenere grandi lavoratori» ha detto Buttigieg. «Significa evitare le interruzioni che avrebbero potuto accompagnare qualsiasi tipo di arresto o rallentamento». L’amministrazione democratica sta quindi puntando su un mezzo di trasporto per certi versi desueto, nell’America dei pick-up, delle utilitarie e dei SUV che hanno cannibalizzato il trasporto a lunga percorrenza grazie a delle autostrade (Interstate) che collegano quasi alla perfezione gli Stati, mentre l’elettrico rimane alla porta a guardare (o a dominare la scena nelle metropoli della West Coast).
Amtrak Joe
Il Presidente ha comunque approfittato di questa luna di miele con Amtrak, talvolta venendo anche pizzicato mentre si inventava storie e aneddoti mai verificatisi. È successo un anno fa, quando Biden millantò una conversazione sui suoi viaggi in treno con un dipendente di Amtrak che all’epoca del racconto era già deceduto. Forse una gaffe, forse no: non sarebbe la prima volta.
Anche il figlio minore Hunter è stato coinvolto, suo malgrado, in una fake news su Amtrak. Il secondogenito di casa Biden lavorò come lobbista per la compagnia ferroviaria per due anni e mezzo, dal 2006 al 2008, guadagnando in tutto 32 mila dollari, ma l’estrema destra USA ha diffuso la notizia che in realtà era stato pagato più di un milione e mezzo.
Un’accusa senz’altro infondata, ma che nonostante questo ha contribuito a infangare la reputazione di Hunter Biden, il bersaglio principale dei Repubblicani e dei conservatori americani, i quali si apprestano a esultare per le indagini per frode fiscale a carico del figlio del Presidente che starebbero arrivando a una svolta.
Insomma, Amtrak ha portato qualche guaio a Biden, però ha tutto sommato influito positivamente sulla sua identità come politico: l’uomo dei sindacati, il riformatore, il politico navigato, ma sempre al fianco dei blue collar, dalla parte dei lavoratori del secondario, che adesso non avrebbero alcun motivo per non votarlo. La stazione Amtrak di Wilmington, in Delaware, è stata rinominata nel 2018 “Joseph R Biden Jr Railroad Station”. Non capita tutti i giorni di onorare una persona ancora in vita usando il suo nome per intitolare strade o edifici pubblici.
Il Senatore del Delaware fu inoltre l’unico membro della commissione bilancio del Senato a votare contro i tagli ad Amtrak ordinati dall’amministrazione Reagan nel 1981. Indimenticabile poi il viaggio in treno insieme a Obama nel giorno dell’inaugurazione presidenziale nel 2009, una tradizione che non si è potuta ripetere nel 2021 a causa della pandemia.
Joe Biden sta rinnovando le ferrovie negli Stati Uniti, scommettendo sul rilancio di un settore che potrebbe salvarlo da un eventuale disastro elettorale il prossimo 8 novembre e oltre. Stavolta potrebbe veramente riuscire nel suo obiettivo.
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