Il debito pubblico degli Stati Uniti sarà presto ai livelli della fine della Seconda Guerra Mondiale
Il debito degli Stati Uniti ammonta a più di 36mila miliardi di dollari, continua ad aumentare e ha già raggiunto il 120% del PIL.

Secondo gli economisti, i governi dovrebbero aumentare le spese del budget federale nei periodi di crisi come guerre, pandemie e recessioni, e riportare l’equilibrio di bilancio non appena questi momenti cessano.
Dopo pochi mesi dall’insediamento di Donald Trump per il suo secondo mandato da Presidente, gli Stati Uniti hanno raggiunto un debito pari a più del 120% del Prodotto Interno Lordo (PIL) del Paese, pari a 36mila miliardi di dollari e presto sarà più alto del debito statunitense alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Il rischio di default per gli Stati Uniti, ossia l’incapacità di ripagare il proprio debito pubblico nei tempi e nei modi previsti, non è mai stato preso in considerazione: l’economia statunitense è sempre la più grande del mondo, l’influenza politica è allo stesso modo determinante anche nella gestione dei conflitti mondiali e la Federal Reserve — la banca centrale statunitense — gode di autonomia e fiducia. Il debito accumulato dagli Stati Uniti comincia però a preoccupare gli investitori, anche a causa dell’ultima proposta legislativa promossa da Trump.
La One Big Beautiful Bill Act include tagli alla spesa pubblica su programmi sociali e su Medicaid, il più grande programma statunitense di servizi medici e sanitari per persone con basso reddito. Questa proposta di legge prevede però aumenti di spesa ingenti nella difesa, nel controllo dell’immigrazione e nella sicurezza. La grandezza del debito statunitense e il suo progressivo aumento con politiche come questa ha portato lo scorso mese l’agenzia di rating Moody’s a declassare la valutazione sul debito statunitense. Moody’s ha evidenziato che politiche espansionistiche come questa possono mettere a rischio la possibilità di ripagare il debito accumulato nei modi e nei tempi previsti; inoltre, ha osservato come ogni amministrazione statunitense non sia recentemente riuscita a invertire la tendenza di ricorrere a grandi somme di debito pubblico e che, anche negli anni a venire, continuerà probabilmente così.
Nessuno sa con certezza quando potrebbe accadere, ma gli economisti avvertono che aumentare il debito in un periodo di relativa forza economica espone il governo al rischio che il punto di rottura arrivi nel momento peggiore, ad esempio durante una guerra o una nuova crisi, quando sarebbe necessario sostenere grandi spese con il debito pubblico. Oggi il governo federale spende già ogni anno più per pagare gli interessi sul debito che per la difesa nazionale. Se One Big Beautiful Bill Act diventasse legge, il debito federale potrebbe superare il 125% del PIL entro il 2034: sarebbe il livello più alto dalla fondazione degli Stati Uniti.
Gli esperti concordano sul fatto che il governo ha ancora la capacità di onorare i propri impegni, ma il mercato obbligazionario si basa sulla fiducia. Se gli investitori cominciassero a dubitare della volontà del governo di rispettare i suoi obblighi — o pensassero che altri stiano perdendo fiducia — potrebbero iniziare a vendere i propri titoli, portando instabilità all’intero sistema economico statunitense e, di conseguenza, mondiale.
Scusate, ma sono 36 trilioni di $, quindi 36k miliardi