Green Bay: l'eccezione dello Small Market
I Packers rappresentano l'eccezione nel panorama sportivo americano: cosa rende la franchigia del Wisconsin così speciale?
Oggi su Gambit, la rubrica sportiva di Jefferson, lettere sull'America, parleremo di una delle più grandi particolarità del panorama sportivo statunitense: i Green Bay Packers.
Se guardiamo al panorama del campionato NFL, il massimo campionato nazionale di football americano degli Stati Uniti, c'è una città, ed un nome, che risaltano agli occhi: sono i Green Bay Packers. La franchigia con sede in Wisconsin infatti rappresenta il più piccolo "mercato" della NFL, con una popolazione della sola città che supera di poco i 100mila abitanti (104.578 per la precisione) ed un'area metropolitana che secondo gli ultimi censimenti supera di poco i 300 mila abitanti, ben lontana dagli 1.1 milioni dell'area metropolitana di Buffalo, dove giocano i Bills, e dagli 1.2 M di New Orleans, casa dei Saints, gli altri due "mercati" NFL più piccoli.
Ma cosa ha permesso ai Packers di sopravvivere ai primissimi anni della NFL, in cui molte squadre sono fallite, e soprattutto di essere ancora, dopo cento anni dalla loro fondazione, una delle squadre più tifate e importanti degli Stati Uniti?
Una delle particolarità più importante di Green Bay è il fatto che la squadra sia "di proprietà dei tifosi": i Packers infatti hanno ben 361.311 owners che possiedono oltre 5 milioni di azioni della franchigia del Wisconsin, che non ha quindi un solo proprietario ma è una sorta di azionariato popolare.
I tifosi, nel corso dei cento anni di storia della franchigia, sono stati invitati in cinque occasioni, ad acquistare le azioni societarie, tutte le volte in previsione di futuri grossi investimenti, come ad esempio nel 2011, quando c’è stata l’ultima vendita di azioni, per permettere il rinnovamento del Lambeau Field, lo storico stadio della squadra green & gold con un ampliamento dei posti ed un rinnovamento tecnologico delle strutture a disposizione degli atleti e dei tifosi.
Il Lambeau Field è sempre stato il fiore all’occhiello della franchigia, con gli abbonamenti stagionali (season ticket) che sono soldout dal 1960 e con una waiting list di approssimativamente 30 anni, prima di poter mettere le mani su un abbonamento stagionale.
L’altro grande punto di forza di Green Bay è la sua fanbase: i Packers sono una delle squadre più antiche di tutta la NFL con solamente i Chicago Bears e gli Arizona Cardinals, allora Chicago Cardinals, che sono più antichi, essendo stati fondati un anno prima dei Packs, nel 1920, e sono la squadra con più titoli, 13 in totale, 4 Super Bowl e 9 titoli dell'era pre-SB, diventando quindi uno dei team più popolari nei primi anni della NFL, e potendo così creare una forte fan base, non solo nello stato del Wisconsin, ma in tutti gli USA, che ha permesso alla franchigia di sopravvivere anche nel corso di anni molto duri, in cui le vittorie, ed i soldi, scarseggiavano, e molte squadre nel panorama NFL sparivano.
I Packers però, ad inizio anni Novanta, sono riusciti a sollevarsi, grazie anche ad ottime scelte in ambito sportivo, con l’affidamento del ruolo di GM a Ron Wolf, che avrebbe poi portato Brett Favre a Green Bay, quarterback con cui i Packers sarebbero ritornati al titolo nel 1996, dopo un’astinenza che durava dal 1967, quando la squadra guidata allora dal leggendario Vince Lombardi aveva vinto il secondo Super Bowl assoluto.
I Packers sono tutt’ora una della franchigie più importanti della NFL, con l’ultimo titolo che è arrivato nel 2010, contro i Pittsburgh Steelers, ed ogni anno partono come contender e possible aspirante al titolo, continuando a lottare strenuamente contro i big market della NFL e dello sport americano in generale.