Colorado Avalanche: campioni sul ghiaccio
Riflessioni su uno sport poco conosciuto alle nostre latitudini. Scopriamo l'NHL e i suoi nuovi campioni, i Colorado Avalanche.
Serve un certo sforzo di immaginazione per parlare in maniera convincente di hockey su ghiaccio, quando l’estate ti guarda dalla finestra ed è accompagnata da temperature ben sopra i trenta gradi. L’unico ghiaccio immaginabile è quello che si sta formando nel congelatore per rinfrescare le tue bevande, altro che pattini, dischi e mazze (o bastoni).
Eppure, solo alla fine di giugno è terminata la lunga stagione della National Hockey League, la lega professionistica maschile che raccoglie i migliori giocatori del pianeta, divisi in trentadue squadre tra Stati Uniti (venticinque) e Canada (sette). Trentadue lo sono da quest’anno, con l’aggiunta dei Seattle Kraken, che hanno chiuso il progetto di espansione capace di portare nella lega di uno sport invernale per eccellenza, addirittura, una città desertica come Las Vegas.
Recente Passato
Hanno vinto, da favoriti e da indiscutibili migliori del lotto, i Colorado Avalanche, al termine di una cavalcata (o forse è meglio scrivere una corsa in slitta) durata ottantadue partite di regular season e quattro turni di playoff. Hanno vinto i migliori, sono concordi nel commentare gli esperti, sconfiggendo quattro a due in finale i Tampa Bay Lightning, doppi campioni uscenti.
Gran bella serie finale, chiusa con la dimostrazione di forza del terzo e ultimo periodo di gara sei, quando la difesa di Colorado è riuscita praticamente a non fare mai tirare l’attacco di Tampa. Chiudiamo la sintesi del risultato sportivo scrivendo che ai playoff si qualificano in sedici su trentadue per giocare quattro turni al meglio delle sette partite, chi ne vince sedici si prende la meravigliosa Stanley Cup, un trofeo così grande che spesso cade dalle mani di chi festeggia e bisogna correre ai ripari.
Perché raccontare la NHL ai lettori di Jefferson, un esordio sulle nostre pagine? Due ragioni principalmente: l’hockey è uno sport assai avvincente e pieno di stimoli, i playoff appena conclusi sono stati giudicati tra i più belli di sempre, per varie ragioni. Ne elenchiamo le più evidenti, con qualche consiglio di ricerche youtube tra parentesi: belle partite, prima di tutto (gara 1 Calgary-Edmonton), ma anche intere serie particolarmente avvincenti (Toronto-Tampa Bay), esplosione di campioni nuovi (Cale Makar) e conferma di quelli noti (Connor McDavid), storie di infortuni e recuperi (Nazem Kadri), gol e parate (Andrei Vasilevskiy) spettacolari più della media.
Futuro Prossimo
Uno sport molto da scoprire, alle nostre latitudini, uno sport che grazie all’offerta di ESPN Player si può seguire in maniera approfondita a prezzi più che accettabili, a partire magari dalla prossima stagione sulla quale le aspettative non sono poche. Per esempio, dal 1993 una squadra canadese non vince il titolo. Come tutto lo sport di oltre atlantico (ma ci sono pure cose europee) l’hockey si segue benissimo leggendo The Athletic, la Bibbia sportiva del Nord America, e ascoltandone i (meravigliosi) podcast. Non è gratis e dà dipendenza, vi avvisiamo.
Quando si è saputo che neppure quest’anno nessuno in Canada avrebbe festeggiato, proprio The Athletic ha proposto l’analisi di uno schemino matematico, utile a rivelare che secondo le leggi della probabilità sarebbe stato più spiegabile se la Stanley Cup l’avessero vinta in Canada tutti gli anni tra 1993 e 2022 di quanto non sia ragionevole non averla vista mai sollevata da un capitano festante all’ombra della bandiera con la foglia d’acero. In sintesi, zero su trenta è più improbabile di trenta su trenta. Serpeggia tra gli esperti l’opinione che la prossima stagione potrebbe essere la volta buona e gli indiziati a rompere l’incantesimo sono gli Edmonton Oilers, eliminati quest’anno per zero a quattro dagli Avalanche in finale di conference. Non è certo un’opinione campata in aria.
Altre domande sul futuro si indirizzano verso la capacità dei Colorado Avalanche di aprire un’era, quella dei Tampa Bay Lightning di tenerla in vita; curiosità chiede di capire se squadre dalla grande tradizione come Boston e Toronto (sui Maple Leafs e la loro allergia ai playoff ci sarebbe molto da scrivere) sapranno dire la propria anche in prospettiva Stanley Cup, se i migliori della regular season di quest’anno, i Florida Panthers, saranno pronti a vincere anche i playoff.Staremo a vedere, ne varrà di certo la pena.