Flash speciale: Hunter Biden condannato
Da tragedia famigliare ad arma politica, la condanna del figlio di Joe Biden smuove le carte in tavola in vista delle elezioni di Novembre
Hunter Biden è stato condannato per aver mentito in merito alla sua dipendenza da sostanze stupefacenti durante l'acquisto di un'arma. Dopo la dipartita del fratello maggiore Beau nel 2015 a causa di un cancro al cervello, Hunter è il secondo e unico figlio maschio in vita del Presidente Joe Biden.
Sebbene alcuni esponenti Repubblicani abbiano derubricato la faccenda, altri stanno tentando un'operazione mediatica volta ad associare la condanna di Hunter a tutta la famiglia Biden. L’intento sarebbe quello di sminuire la condanna di Donald Trump in merito al caso sul falso in bilancio di New York, legato alla sua relazione extraconiugale con la regista e attrice porno Stormy Daniels. Abbiamo parlato nel dettaglio di questa recente sentenza nell’ultimo Carteggio, qui.
Vari esponenti Repubblicani hanno sottolineato che questo non è l'unico processo a carico di Hunter Biden: a settembre si terrà infatti anche quello che lo vede imputato per evasione fiscale. Per i Repubblicani, infatti, la vulnerabilità su cui attaccare la famiglia Biden non sarebbe tanto il comportamento di Hunter o l'acquisto di un'arma, tema su cui i Repubblicani sarebbero casomai più che propensi a lasciare correre, bensì i flussi di denaro. Secondo Karoline Leavitt, addetta stampa di Trump e portavoce della Make America Great Again Inc., «questo processo non è altro che una semplice distrazione dai reali crimini dei Biden, cioè l’aver rastrellato decine di milioni di dollari da Cina, Russia e Ucraina». Accuse in merito alle quali, va detto, i Repubblicani non sono mai stati in grado di fornire uno straccio di prova.
Un punto di vista alternativo in merito alle conseguenze della condanna di Hunter Biden lo fornisce David Axelrod, ex consigliere di Barack Obama, che ha commentato: «non credo che gli elettori riterranno Biden responsabile per la tossicodipendenza e il comportamento del figlio. Tuttavia, credo che la vera questione sia quanto questa vicenda costerà a lui e alla sua famiglia». Come sottolineato da Axelrod, l'impatto che ha avuto il processo sui Biden a livello personale è stato intenso, con un'esposizione mediatica sul privato famigliare pruriginosa e ben oltre le necessità processuali.
Nel suo commento alla vicenda, Joe Biden ha distinto tra il suo ruolo di Presidente e quello di padre alle prese con la dipendenza del figlio, definendosi fiero del percorso di recupero intrapreso da Hunter. In tutto questo, il Presidente si è tenuto alla larga dall'influenzare il caso, lasciando che la giustizia facesse il suo corso e prendendo l'impegno a non concedere la grazia al suo stesso figlio.
Come titolato dall’Editorial Board del Washington Post, se c’è una cosa che questa condanna dimostra è che non esiste un sistema giudiziario a due livelli: nessuno è sopra la legge, nemmeno il figlio del Presidente.