Flash #78: Trump e Noem hanno danneggiato la FEMA. Ora cambiano idea
I due principali fautori dello smantellamento dell'agenzia federale simile alla nostra Protezione Civile hanno fatto una giravolta in seguito alle disastrose alluvioni in Texas
La Federal Emergency Management Agency (FEMA) è stata presa di mira da Trump sin dai primi giorni del suo secondo mandato. La sua amministrazione non ha mai lasciato alcun dubbio sul fatto che volessero smantellarla definitivamente. Così facendo ogni Stato americano si sarebbe dovuto arrangiare per fronteggiare le calamità e le emergenze territoriali. Non ci sarebbe più stata questa agenzia ad aiutare i Governatori nella ricostruzione delle città e nell’aiuto alle persone danneggiate.
Il Presidente ha il potere di accettare o respingere le richieste di assistenza che i singoli Stati rivolgono alla FEMA. Da febbraio Trump si è opposto a sei richieste su dieci provenienti da Stati governati da democratici, mentre, nello stesso periodo, ne ha approvate quattordici su quindici arrivate da Governatori repubblicani. Ultimamente ha dato il via libera all’erogazione di fondi per la contea di Kerr (Texas) che è stata duramente colpita da un’inondazione. Una serie di dati che fanno trasparire una logica politica dietro alle azioni del Tycoon. Lo stesso che in campagna elettorale aveva accusato Joe Biden di non aver aiutato il North Carolina quando era stato colpito dall’uragano Helene a maggio 2024. La motivazione, secondo l’attuale coinquilino della Casa Bianca, era che fosse uno Stato repubblicano. Secondo alcuni giornalisti americani il piano era quello di destituire l’ente creato nel 1979 da Carter entro la fine dell’anno.
La stessa FEMA si trova in grandi difficoltà . La linea dura dettata dai MAGA ha indotto Kristi Noem (Segretaria per la Sicurezza Interna) a introdurre delle restrizioni per le spese superiori a 100.000$. Per superare questo limite serve l’autorizzazione personale della Noem. Una decisione che ha portato a un domino di conseguenze. La CNN sostiene, ad esempio, che le squadre che si occupano di ricerca e soccorso urbano hanno impiegato 72 ore per essere dispiegate, mentre in precedenza venivano impiegate in poco tempo. Il passaggio obbligatorio dalla Segretaria ha dunque impedito un’azione rapida che avrebbe sicuramente aiutato più persone e salvato più vite. Non è tutto. Nei giorni seguenti all’inondazione, mentre pian piano l’acqua defluiva, i cittadini hanno iniziato a telefonare alla FEMA per ricevere assistenza, sia economica, che relativa alla casa o al sostentamento alimentare. Più del 70% di telefonate non hanno ricevuto risposta a causa dei massicci licenziamenti che hanno interessato gli addetti ai call center. I cittadini che già si trovavano in una situazione difficile si sono trovati abbandonati dal Governo. Molti hanno perso la casa o l’automobile, si sono trovati senza sapere dove andare o dove mangiare e hanno telefonato per capire cosa fosse assicurato o come potessero muoversi.
Insomma, sembra che la natura stessa si sia mossa per mostrare a Trump e alla sua amministrazione che c’è bisogno negli Stati Uniti di un’agenzia federale che gestisca queste calamità . L’idea di delegare i singoli Stati non deve portare a una brusca cancellazione della FEMA, altrimenti i cittadini rimarranno sospesi in un limbo, nel quale nessuno è pronto ad aiutarli.
I repubblicani stanno cambiando registro rispetto a questa primavera, quando affermavano senza problemi di voler smantellare l’agenzia. La stessa Noem ha recentemente dichiarato che l’obiettivo è quello di riorganizzare diversamente la FEMA, senza eliminarla. I democratici si sono fatti sentire tramite la voce di due senatori. Gallego (Arizona) e Blumenthal (Connecticut) hanno chiesto un’indagine in merito alle misure e ai tagli di bilancio della Segretaria Noem nei confronti dell’agenzia per la gestione delle emergenze. Inoltre, accusano questo sistema di risposta ai disastri che deve attendere l’approvazione di un solo funzionario come inaccettabile e destinato a fallire. La grave calamità che ha colpito il Texas sembra aver fatto rientrare le agitazioni dei MAGA. Non rimane che vedere come si muoverà Trump dopo che tutta questa confusione ha portato a una mala assistenza dei cittadini americani.