Flash #53: L’ideologia gender di Trump
L’ordine esecutivo di Trump sulle persone trans dà un'idea della battaglia che il Partito Repubblicano intende combattere contro la comunità LGBTQ+
Continua la battaglia del Partito Repubblicano contro le persone trans. Negli ultimi giorni era arrivata notizia che il Montana si è aggiunto alla lista degli Stati che hanno approvato limiti alla loro libertà e tutela legale e sanitaria. In questo caso, la legge statale impedisce l’accesso a bagni o altri spazi comuni contrassegnati da un genere non corrispondente al sesso determinato alla nascita. Impedire a uno dei gruppi più discriminati ed emarginati della società di passare serenamente anche i momenti più intimi del proprio vivere sociale sembra essere piuttosto in alto nella lista delle priorità del GOP. Infatti, con l’arrivo di Trump alla Casa Bianca gli ampi poteri del governo federale sono stati subito mobilitati per questo importante sforzo collettivo.
Nella lista delle decine di ordini esecutivi già firmati dal Presidente, non poteva infatti mancare il Defending Women from Gender Ideology Extremism and Restoring Biological Truth to the Federal Government. I giornali ne hanno dato un resoconto parziale, sottolineandone la genericità anche in modo ironico, ma leggendolo con attenzione si intravede quella che sarà una tra le battaglie legali più controverse di questa amministrazione.
La verità è che, nella sua vaghezza e carattere propagandistico, esso rispecchia appieno un programma già delineato nel famigerato Project 2025, con un impatto potenziale su quasi ogni aspetto della vita delle persone transgender: dai documenti, all’istruzione, alla sanità e ai diritti sul posto di lavoro. L’intento ideologico è chiaro già dall’inizio, dove l’esistenza stessa delle donne transgender (il documento ignora apposta gli uomini trans proprio perché andrebbe a caderne la premessa) viene narrata come un attacco alle vite e ai diritti di quelle cisgender. Dopotutto, raccontare l’attacco ai diritti delle persone trans come un’azione a protezione delle donne è uno dei cavalli di battaglia retorici della destra occidentale da diversi anni.
A tal fine, il documento elenca in modo confuso una serie di definizioni. Ad esempio, l’ordine esecutivo riporta che: “‘Female’ means a person belonging, at conception, to the sex that produces the large reproductive cell”. Pur ritenendo che sesso e genere abbiano definizioni granitiche e determinate, evidentemente i repubblicani trovano difficoltà a metterle su carta senza ricorrere a strambi scioglilingua. Ovviamente, nella loro stranezza e indeterminatezza, questi ricorsi retorici hanno effetti facilmente immaginabili.
Ordini esecutivi del genere hanno l’effetto di modificare il modo di agire di tutte le agenzie ed enti federali, oltre che l’interpretazione di leggi esistenti e di sentenze della Corte Suprema. I vari dipartimenti potranno usare queste definizioni per giudicare i requisiti di chi chiede benefit, di chi ha diritto a certe protezioni da discriminazioni, di chi vuole accedere a servizi e spazi dedicati a persone di un preciso genere. Per chi avesse ancora dubbi, il resto del documento va nel dettaglio riguardo come il governo possa impegnarsi per rendere difficile la vita alle donne trans (degli uomini trans, come detto, non c’è traccia, cosa che causerà un bel po’ di confusione). Ovviamente molte di queste indicazioni richiederanno tempo per essere implementate, ci vorranno adeguamenti procedurali lunghi e costosi e verranno sicuramente impugnate nei tribunali: danno però l’idea di ciò che ci si potrà aspettare nei prossimi anni.
Viene dato mandato al Dipartimento di Stato di richiedere che passaporti, visti, green card specifichino il sesso della persona come definito nell’ordine esecutivo. È quindi ora possibile che persone con documenti senza indicazione o con X (opzione introdotta dall’amministrazione Biden nel 2022) si vedano ora negare l’ingresso o l’uscita dal Paese, abbiano il documento sequestrato o siano persino denunciate. Questo è infatti già accaduto in Florida, Texas e Kansas, Stati che hanno introdotto il divieto di cambio di genere sui documenti trattandolo come reato di frode.
I capitoli dalle conseguenze più gravi sono il 5 e il 7, perché danno l’idea delle vere intenzioni del Partito Repubblicano riguardo i diritti della comunità LGBTQ+ in generale, non solo delle persone trans. Danno mandato alle agenzie federali di rescindere qualsiasi linea guida, documento, interpretazione e decisione non conforme all’ordine esecutivo. In più, richiedono lo stop all’applicazione della sentenza della Corte Suprema Bostock v. Clayton County del 2020, che ha esteso alle persone gay e trans la protezione dalle discriminazioni sul lavoro del Title IX del Civil Rights Act del 1964. Questo è sicuramente un campanello d’allarme per gli attivisti della comunità, già preoccupati – dopo il ribaltamento di Roe v. Wade – di una possibile messa in discussione di altre sentenze storiche (come già ipotizzato dal giudice Clarence Thomas). In più, questi capitoli aprono a un possibile uso delle leggi sulle pari opportunità come arma contro le persone trans, accusate di minare la libertà delle persone di “express the binary nature of sex”.
Non poteva mancare ovviamente una parte sui luoghi pubblici, principalmente prigioni e bagni, un grande cavallo di battaglia della campagna anti-trans. Da una parte, l’ordine esecutivo dà mandato di impedire alle donne trans di essere detenute in prigioni femminili, misura già attuata in Florida con conseguenze immaginabili. Richiede però anche che in tutti gli “spazi intimi” si debba far rispettare una divisione tra i sessi, definiti come sopra. Questo potrebbe portare a un ban federale sulle toilette, simile a quello che lo Speaker Mike Johnson ha imposto alla Camera come risposta all’elezione della prima donna trans al Congresso (Sarah McBride del Delaware). Non si sa come un divieto del genere possa essere fatto rispettare, ma non è infondato il timore che l’ordine esecutivo conduca a una stagione di sospetto e violenza contro le donne (cisgender incluse) che abbiano un aspetto anche solo apparentemente non conforme allo standard. Verranno assunti dipendenti federali con il compito di chiedere che tipo di “reproductive cell” produce la persona che si presenta con il bisogno impellente di andare al bagno? Chissà.