Farewell Coach K!
L'ultimo grande allenatore NCAA ha detto ufficialmente addio al basket.
Quindicimilatrecentocinquantacinque giorni, cinquecentoquattro mesi, quarantadue anni; questo è il tempo passato dal 18 marzo 1980, giorno in cui l’Università di Duke, in Ohio, annunciò come Head Coach tale Mike Krzyzewski, allora 33enne e reduce da cinque stagioni come capo allenatore degli Army Cadets, la squadra di college basketball di West Point.
Myke Krzyzewki, da tutti conosciuto ormai come Coach K vista la non semplice pronuncia del suo cognome ha ora 75 anni, e poco prima dell’inizio della stagione NCAA, ha dichiarato che quella che sarebbe iniziata di lì a poco sarebbe stata la sua ultima stagione come Head Coach dei Blue Devils, chiudendo quindi una carriera leggendaria con un ultimo tentativo di vincere il torneo collegiale.
Ma per capire meglio l’influenza sul mondo sportivo e sull’Università di Duke, dobbiamo tornare indietro nel tempo, agli anni in cui l’allenatore dei Blue Devils era un giovane in rampa di lancio, chiamato a risollevare un programma sportivo nel punto più basso della sua storia.
Molti sport americani ruotano attorno ai giocatori, alle stelle delle squadre, ma se c’è una lega sportiva che “nuota contro” questa ideologia, quella è l’NCAA Basketball: nel corso degli anni a fare la storia della pallacanestro collegiale sono stati soprattutto gli allenatori, veri e propri esempi del programma seguito dalle rispettive Università e spesso legati per molti anni alle squadre allenate, per provare a costruire qualcosa di importante, sia per i successi delle rispettive squadre, sia per la formazione di giovani talenti che dovranno poi provare ad andare in NBA, la lega dei grandi, dei professionisti e dei milioni di dollari.
Guardando al presente però se c’è un esempio che svetta sugli altri è sicuramente quello di Coach K, allenatore di altri tempi e che nel corso degli anni si è dovuto spesso adattare ai cambiamenti avvenuti a livello universitario: nuove regole di gioco, molta più facilità per i giocatori di trasferirsi da un ateneo all’altro, possibilità di guadagnare grazie alle nuove regole NIL di cui vi abbiamo parlato qualche tempo fa, e soprattutto possibilità per i giocatori di giocare un solo anno al college prima di dichiararsi eleggibili per il draft. Duke e Coach K sono stati in gradi di adattarsi a queste nuove regole, continuando a vincere e convincere nonostante i numerosi one and done che son passati dal Cameron Indoor Stradium, l’arena dei Blue Devils di Duke.
Coach K inizia la sua carriera come Head Coach nell’università di West Point, dove si era laureato e aveva giocato nella squadra di basket. Subito dopo la laurea, Coach K si arruola e rimane nell’esercito come ufficiale per cinque anni, fino al 1974. Dopo aver lasciato l’esercito e prima di tornare a West Point, Mike viene nominato assistant coach degli Indiana Hoosiers, con cui arriva alle final four del torneo NCAA, salvo poi essere eliminati nella finale per il titolo da UCLA, allenati per l’ultima volta da una leggende del calibro di John Wooden.
Visti gli ottimi risultati a Krzyzewski viene offerta la panchina di West Point, dove in cinque anni chiude con una percentuale di vittorie del 55% ed un invito al NIT, riservato alle squadre che non riescono ad accedere al torneo NCAA.
La svolta nella carriera di Coach K arriva però nel 1980: Duke University fatica a entrare nell’élite del college basketball e per risollevarsi decidono di puntare sull’ex coach dei Blue Devils che il 18 marzo 1980 viene presentato alla stampa. Dopo qualche anno di assestamento e di lento rebuilding, la leggenda di Duke può iniziare: 37 apparizioni nel torneo NCAA, di cui 24 consecutive, record battuto solamente da Kansas University con 30, 15 titoli ACC, 12 apparizioni alle Final Four, 5 titoli NCAA, e l’ultimo tentativo alla rincorsa del titolo NCAA che si è concluso questa notte, con i Blue Devils sconfitti in un finale thriller dagli storici rivali di North Carolina, veri guastafeste di questa ultima stagione di Coach K che, dopo aver inflitto una sconfitta a Duke nell’ultima partita casalinga di Krzyzewski, lo hanno condannato alla sconfitta nella sua ultima partita come allenatore di Duke University.
La leggenda di Coach K non si ferma solamente all’NCAA: la nazionale USA di basket si è infatti affidata a lui nel 2005, anno in cui è stato nominato coach di Team USA, con il quale ha vinto tre medaglie d’oro consecutive alle Olimpiadi, da sempre la competizione più importante per gli americani a livello internazionale, due primi posti nei mondiali FIBA e due bronzi. Krzyzewski aveva deciso di lasciare dopo le Olimpiadi di Londra nel 2012, salvo poi ritornare fino al 2016, anno in cui ha definitivamente detto basta con le nazionali.
Con l’addio di Coach K si chiude un’era nella NCAA, se ne va il coach più vincente di sempre, che con la partita di sabato notte ha chiuso un ciclo: UNC, University of North Carolina, è stata la prima a sconfiggerlo nella sua carriera come HC di Duke University ed è stata la stessa università a sconfiggerlo nella sua ultima partita casalinga in carriera, e la stessa a sconfiggerlo nella sua ultima partita di sempre come allenatore dei Blue Devils. Coach K avrà tempo per digerire questa sconfitta, ma si è comunque dichiarato felice della prestazione dei suoi, che hanno dato tutto per provare a portare nuovamente sul trono del torneo NCAA il loro leggendario coach.