Consiglio UE-USA: la cooperazione transatlantica passa attraverso il TTC
Il Consiglio UE-USA per la tecnologia e il commercio porta con sé sfide più grandi del terreno digitale. La guerra in Ucraina ha rafforzato la partnership transatlantica, pur con alcune divergenze.
Pubblichiamo questo contributo di Maria Giovanna Caruso sull’ultimo incontro dell’EU-US Tech and Trade Council. Le opinioni espresse all’interno dell’articolo sono quelle dell’autrice e non sono in alcun modo allegate al suo impiego.
Il 15-16 maggio si è tenuto a Saclay (Parigi, Francia) il secondo incontro del TTC, l’EU-US Tech and Trade Council, in italiano Consiglio UE-USA per la tecnologia e il commercio. A co-presiedere il summit, per l’UE Margrethe Vestager (Vicepresidente Esecutiva per “Un'Europa pronta per l'era digitale”) e Valdis Dombrovskis (Vicepresidente Esecutivo per “Un'economia al servizio delle persone). Per gli Stati Uniti hanno partecipato Antony Blinken, Segretario di Stato, Gina Raimondo, Segretario al Commercio e Katherine Tai, Rappresentante per il Commercio.
Il TTC era già stato annunciato nel giugno 2021 durante la visita del Presidente Joe Biden a Bruxelles, strategicamente pochi mesi dopo l’inizio della sua amministrazione, con lo scopo di ripristinare le relazioni con l'Europa dopo quattro anni difficili sotto il suo predecessore.
Come funziona e di cosa si occupa il TTC
Operativamente, il TTC dispone di 10 gruppi di lavoro (working groups) incaricati di trovare terreno comune su temi chiavi della tecnologia e del commercio. Questi sono:
Standard tecnologici;
Clima e Tecnologia verde;
Catene di approvvigionamento sicure;
Tecnologie dell'informazione e della comunicazione;
Governance dei dati e Regolamentazione delle piattaforme tecnologiche;
Uso improprio della tecnologia che minaccia la sicurezza e i diritti umani;
Cooperazione per il controllo delle esportazioni;
Cooperazione per lo screening degli investimenti;
Promozione dell'accesso e dell'uso delle tecnologie digitali da parte delle PMI;
Sfide commerciali globali.
Con la dichiarazione congiunta pubblicata il 16 maggio, gli attori transatlantici hanno valutato i progressi del loro lavoro fino ad ora e fissato gli obiettivi per i prossimi due anni.
Il TTC come strumento di politica estera
Nel primo incontro del TTC lo scorso settembre a Pittsburgh, in Pennsylvania, UE e USA si erano impegnati ad affrontare congiuntamente le crescenti sfide economiche e di sicurezza, dai controlli delle esportazioni agli screening di investimenti, dagli standard relativi alle tecnologie emergenti come l'intelligenza artificiale alla lotta alle violazioni dei diritti umani.
Già lo scorso settembre, diverse vicende geopolitiche erano lo spettro del primo incontro, ovvero le tensioni diplomatiche su AUKUS (Australia-Regno Unito-Stati Uniti) e le relazioni con la Cina. L’accordo AUKUS, con cui Stati Uniti e Regno Unito supporteranno l’Australia per la costruzione di sommergibili nucleari, aveva di fatto cancellato il programma francese Attack-class submarine, la cui industria sottomarina aveva perso decine di migliaia di dollari, amplificando la sfiducia francese nei confronti dell’amministrazione di Biden e mettendo l’UE in secondo luogo, seconda alla rinnovata centralità inglese.
Anche le divergenze diplomatiche sulla Cina hanno intralciato gli obiettivi strategici del TTC, dove gli Stati Uniti restano guidati da interessi più offensivi. Già nel primo incontro, i due blocchi si sono impegnati a combattere una lunga lista di pratiche di commercio estero sleali che gli Stati Uniti hanno a lungo accusato verso la Cina. Questi includono il trasferimento forzato di tecnologia, il furto di proprietà intellettuale sponsorizzato dallo stato, i sussidi industriali che distorcono il mercato e le azioni anticoncorrenziali delle imprese statali.
Ora l’invasione russa dell’Ucraina domina l’agenda del TTC, sottolineando l’importanza della cooperazione transatlantica nel coordinare il controllo delle esportazioni e le sanzioni contro la Russia. Il TTC non è più solo un mezzo per contenere la Cina o per decelerare le rispettive discussioni sulle nuove tecnologie. La guerra in Ucraina ha riversato questa dinamica originaria, dimostrando che il TTC può fornire risultati in una crisi in tempo reale. Sul fronte geopolitico, il TTC si impegna a provare che l’alleanza transatlantica promuove la cooperazione tra alleati democratici.
Il fronte tecnologico
E sul fronte tecnologico? In generale, si può sostenere che la forza del TTC risiede nel costruire e rafforzare la cooperazione transatlantica al di là di fuori di negoziazioni su controversie di vecchia data, come i flussi di dati transatlantici, che stanno trovando risoluzione nel recente accordo in linea di principio Trans-Atlantic Data Privacy Framework tra Commissione europea e Stati Uniti.
Tuttavia, la significativa discrepanza tra le attuali posizioni politiche dell’UE e degli Stati Uniti su questioni digitali resta isolata dalle discussioni del TTC. Infatti l’UE ha recentemente adottato il Digital Markets Act (DMA) sul regolamento dei mercati digitali e il Digital Services Act (DSA) per un utilizzo di Internet più regolato e controllato, mentre gli Stati Uniti stanno ancora lavorando a sviluppare un approccio condiviso.
Strategicamente, le discussioni su queste differenze legislative non rientrano nell’ambito del TTC, e la cooperazione rimane più “high level” e di conseguenza “realizzabile”. Nel valutare il progresso del TTC, spicca la volontà di coordinare il lavoro sull’intelligenza artificiale (IA) attraverso l'attuazione di principi comuni di IA e lo sviluppo di una joint roadmap sugli strumenti di valutazione e misurazione per un'IA affidabile. L’inclusione delle questioni IA nel progetto del TTC resta sicuramente promettente per garantire un’applicazione simile di normative sull’IA da parte di più governi.
I prossimi impegni
Che cosa ne sarà del TTC? Un terzo incontro è previsto a dicembre 2022 negli Stati Uniti. Se il TTC rimarrà concentrato su tematiche geopolitiche contro un nemico comune e su questioni tecnologiche trattabili come le catene di approvvigionamento dei semiconduttori o i controlli delle esportazioni, allora avrà maggiori possibilità di successo.
L’attenzione sulla Russia ha infatti ulteriormente unito i due blocchi, portando l’alleanza transatlantica a un punto di unione politica più forte. Ciononostante, escludere le discussioni sui servizi digitali o il cloud dal tavolo permette di restare solo in superficie di altre discrepanze tra i due alleati transatlantici. Visto con un approccio più ottimista, il TTC potrà effettivamente far voltare pagina sulle relazioni economiche USA-UE. In caso contrario, controversie di lunga data potrebbero minare i tentativi di coordinamento transatlantico tanto necessario.