Cos'è il libertarismo?
Il libertarismo (da non confondere con il liberalismo e il liberismo) può avere diverse sfumature al di qua e al di là dell'oceano. Entriamo nella galassia dei libertarian americani.
Quando, da europei, ci approcciamo alla cultura americana subiamo continui micro-shock culturali. Al di là degli aspetti più banali, una cosa che ci colpisce in particolare è il welfare statale, ai nostri occhi quasi inesistente. Pensiamo all'assistenza medica ad esempio che, tranne alcuni sussidi statali per i più poveri, è totalmente a carico del cittadino. Per noi – abituati a poter contare su una sanità pubblica e gratuita – è inconcepibile, tanto quanto lo è per un americano essere obbligati a finanziarla senza poter scegliere se farlo o meno.
La latitanza dello Stato su molte cose che noi diamo per scontate per molti statunitensi non solo è normale, bensì auspicabile. Questo rifiuto verso uno Stato troppo presente, inteso come limite alla libertà individuale, è molto diffuso e ha radici profonde nella cultura americana.
Gli Stati Uniti hanno infatti una forte tradizione nei valori come la libertà individuale e l'autodeterminazione. Molti storici sono concordi sul fatto che l'individualismo sia stato un fattore importante nello sviluppo della società e della politica americana, e che questo abbia contribuito alla formazione di una cultura libertaria in cui le persone sono viste come libere e responsabili per sé stesse e delle proprie azioni, conseguenze comprese.
Stato che, nelle intenzioni di molti americani, deve limitarsi al minimo indispensabile. Come vedremo, su cosa sia questo “minimo indispensabile” si giocano gran parte delle differenze tra i partiti americani.
Tuttavia il concetto di libertà è relativo e legato al sistema valoriale di riferimento. Tornando all'esempio della sanità, se l'europeo medio dà la priorità al diritto alla salute, l'americano la dà al diritto a curarsi dove meglio crede, senza che lo Stato prelevi dalle sue tasse i soldi per farlo. Da un punto di vista razionale si tratta in entrambi i casi di libertà individuali, ma la cultura in cui siamo immersi assegna delle priorità diverse a ognuna.
Il libertarismo
Spesso si tende a confondere individualismo (e liberismo) con il libertarismo, quasi fossero sinonimi. Non è proprio così.
L'individualismo è una filosofia che sostiene che la società e lo Stato non dovrebbero intervenire nella vita delle persone, ritenendo queste ultime perfettamente in grado di decidere e agire per sé stesse in totale autonomia.
Il libertarismo è invece una corrente che costruisce una proposta politica vera e propria, incentrata sulle libertà individuali e su una forte limitazione o addirittura eliminazione dello Stato. In sostanza, i libertari credono che le persone dovrebbero essere libere di fare le proprie scelte in qualsiasi ambito, con l'unica condizione che non causino danno ad altre persone. Questo si estende anche alle conseguenze delle proprie azioni, per le quali si è responsabili in maniera assoluta, senza alcun paracadute rappresentato dallo Stato.
Le differenze tra Europa e Stati Uniti
Dal punto di vista nozionistico il libertarismo si presta a molte interpretazioni e per questo viene percepito in maniera diversa negli Stati Uniti e in Europa.
In Europa il libertarismo è un concetto ampio, associato non solo al liberalismo classico, quello che sostiene la libertà individuale e, in economia, il laissez-faire. Sebbene sia declinato spesso a destra ha infatti anche una forte connotazione a sinistra, ad esempio nell'ambito dell'anarchismo rivoluzionario collettivista.
Nel novecento abbiamo uno degli esempi principali di applicazione reale di questa ideologia con la rivoluzione anarchica avvenuta durante la guerra civile spagnola, dove i libertarios di Buenaventura Durruti (poi traditi dai comunisti del Fronte Popolare) si opponevano ai fascisti di Francisco Franco e ai suoi alleati, tedeschi e italiani.
In America, invece, il libertarismo è più che altro associato agli ambienti di destra, talvolta estrema, spesso focalizzato su una forma di liberismo economico spinto e di contenimento dei poteri dello Stato.
Per questo motivo quando si parla di libertarianism, l'ambiguità che il termine può avere in Europa è meno presente negli Stati Uniti.
Il Partito Libertario
Tendiamo a considerare il sistema politico americano come bipartitico, e a livello funzionale lo è. Esistono però anche altri partiti e tra questi spicca proprio il Libertarian Party.
Fondato nel 1971, mira a promuovere le idee libertarie attraverso la partecipazione elettorale. Nonostante alcune limitate performance elettorali in passato, il Partito Libertario ha avuto alcuni candidati che hanno raggiunto un discreto risultato, seppur non eletti alla carica. Nonostante sia una forza politica minore, ha una base di sostenitori fedele e attiva ed è la principale forza politica alternativa a Democratici e Repubblicani.
I libertarians sostengono che lo Stato dovrebbe avere solo compiti limitati, quali la difesa nazionale, la gestione delle leggi e la giustizia, nonché la protezione della proprietà privata. Ritengono che la maggior parte dei servizi che sono forniti dallo Stato dovrebbero essere privatizzati o lasciati all'iniziativa privata, poiché ritengono che il mercato sia più efficiente, e che le persone siano più libere di fare scelte per sé stesse se gli enti governativi non intervengono nell'economia. Considerando che per i libertari americani quasi tutto è economia, questo si traduce in una visione in generale ostile all'idea di Stato, per come viene inteso dagli altri partiti.
Ad esempio, i libertari sostengono che il mercato privato sarebbe in grado di fornire assistenza sanitaria a costi più bassi e con maggiore efficienza rispetto al sistema sanitario statale e ritengono che i programmi di assistenza sociale dovrebbero essere sostituiti da meccanismi di mercato, come le assicurazioni private, che aiuterebbero le persone a prendersi cura di se stesse. Sostengono che il mercato privato potrebbe fornire un'istruzione migliore e più efficiente rispetto al sistema scolastico statale, in particolare perché permetterebbe alle famiglie di scegliere l'istruzione che ritengono più adatta per i loro figli.
Si tratta di posizioni nel complesso poco condivise dalla maggioranza degli altri partiti, preoccupati per le possibili conseguenze sui ceti meno abbienti, sulla protezione dell'ambiente e sui diritti dei lavoratori.
Le idee libertarie negli altri partiti
Negli ultimi vent’anni, il libertarismo ha avuto una crescente influenza nella politica americana. Tuttavia nessuno dei due partiti principali è del tutto in linea con i suoi principi.
Il Partito Democratico è tradizionalmente associato a posizioni più progressiste (e stataliste) su questioni come la salute, l'istruzione, la giustizia economica, la legislazione sulle armi e la tutela dell'ambiente. Queste posizioni sono spesso in contrasto con i principi libertari. Tuttavia, il Partito Democratico è molto attivo sul lato dei diritti civili, aspetto in comune con l'ideologia libertaria.
Il Partito Repubblicano è invece associato a posizioni più vicine ai libertari sulle questioni economiche. Molti conservatori hanno adottato posizioni di questo tipo in materia di fiscalità, regolamentazione economica e alcuni diritti individuali, come ad esempio il diritto di possedere e portare armi. I Repubblicani tendono però ad avere posizioni conservatrici e lontane dal libertarismo su molte altre questioni come l'immigrazione, i diritti LGBTQ+ e l'aborto.
In generale, in due principali partiti rappresentano una certa complementarietà nelle posizioni: da una parte il Partito Democratico condivide le idee libertarie soprattutto in merito ai diritti della persona, dall'altra il GOP le condivide soprattutto in ambito economico. In entrambi i casi le posizioni politiche dipendono dalle diverse correnti interne ai partiti stessi e dalle posizioni dei singoli rappresentanti eletti. Ne è la dimostrazione il riposizionamento del Partito Repubblicano su alcuni temi con l'avvento di Donald Trump, ad esempio sul protezionismo in economia.
Quale futuro per il libertarismo?
Per alcuni la crescente disillusione verso il governo e la preoccupazione per privacy e libertà individuali continueranno a spingere verso una maggiore adesione alle istanze libertarie. Per assurdo, esse rientrano tra le motivazioni che hanno spinto i partecipanti all'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021, in una loro versione talmente estrema e antistatalista da divenire violenta. Tuttavia, non occorre scomodare i manifestanti armati: molti americani sono sempre più sensibili su questi argomenti.
Altri sostengono che il libertarismo rimarrà una corrente di pensiero marginale a causa della sua opposizione a molte politiche sociali, alla sua tendenza a favorire le diseguaglianze e a sfavorire la mobilità sociale. Obiezioni spesso sollevate dagli esponenti progressisti, che preferirebbero vedere lo sviluppo personale di ogni cittadino iniziare dalle stesse condizioni di partenza. Senza quindi i vantaggi dovuti a una miglior situazione economica, sociale e di accesso all'istruzione di alcuni, in modo che ognuno sia l'artefice del proprio successo, senza che questo non sia invece dovuto alla casualità di essere nato nella famiglia giusta.
In ogni caso, il libertarismo rimane una corrente di pensiero molto importante nella politica statunitense e continuerà a influenzare la discussione pubblica su questioni di libertà e governo ancora per molto tempo.
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